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Meloni fascista: parola di Oliviero Toscani
Ieri sera, su LA7 nella puntata del programma Piazza Pulita il conduttore Corrado Formigli, ineffabile, nostalgico partigiano di una sinistra inconcludente e in crisi, ha intervistato Oliviero Toscani, noto fotografo con fallite ambizioni politiche, purtroppo, adesso, in lotta contro una terribile malattia; dunque, una domanda a bruciapelo e stupidamente provocatoria di Formigli al suo ospite: “Perché Giorgia Meloni non riesce a dirsi antifascista?” che equivale un po’ alla richiesta ad un vampiro perché questi non riesca a diventare anemico.
Subito al volo e perentoria la risposta di Toscani alla faziosa imbeccata: “Perché Meloni è fascista, la più preparata a questa dimensione, lei è il nocciolo di tutto questo, è la ragione di ciò che io chiamo nuovo antifascismo, lei rappresenta una pseudo democrazia controllata”. Ohibò, povero Toscani, politicamente l’ha sempre fatta fuori dal vaso, per questo costantemente vano il suo audace, ostinato tentativo di avere con le parole e i pensieri la stessa fortuna avuta con l’uso delle immagini.
Pure ieri sera, ha solo dimostrato di parlare a vanvera, per luoghi comuni, triti e con tanto astio al vetriolo. Dunque, secondo il confuso Toscani Giorgia Meloni è fascista sino al midollo, abilmente lo nasconde e tergiversa in proposito, eludendo così, a bella posta, ogni richiesta a dichiararsi antifascista; Meloni, in conclusione, protagonista di un nuovo, moderno Fascismo, camuffato da una “pseudodemocrazia controllata. Chi ancora più ne ha, aggiunga pure al delirio patetico del grande fotografo.
Quindi, con il governo di centrodestra, affidato a Giorgia Meloni, gli italiani vivono sotto un sorgente neofascismo? Non mi pare, mi guardo attorno, da Roma a Milano, a Napoli, e non vedo certamente manifestazioni, palesi o sotterranee, di un esecutivo liberticida, repressivo, anche solo protagonista di fondato autoritarismo. In realtà, dalla domanda di Formigli e dalla risposta di Toscani è solo significativamente evidente come la sinistra sia così alla frutta da necessitare ad ogni costo dell’esistenza del fascismo per rinnovare il suo anacronistico, divisivo e fuori luogo antifascismo di facile accatto.
E, poi, quel dire di Toscani che la Meloni guiderebbe un governo all’insegna di una “pseudodemocrazia controllata”! Piaccia o no al conduttore e al celebre fotografo l’attuale governo meloniano ha conseguito la maggioranza dei voti, espressione degli elettori recatisi ai seggi: fatti della sinistra se certo suo elettorato, deluso e qualunquista, le ha voltato le spalle e, marameo, ha disertato il voto o votato diversamente. Ma, ancora di più, è legittimo, ma soprattutto intelligente, come ha fatto Toscani, intorbidire le acque affermando che l’attuale governo Meloni governi, minoranza fascista in un’Italia a maggioranza antifascista? Qui si farnetica, si attenta alle regole della democrazia, si manifesta una logica eversiva, si fa rivivere una matrice di logica preterroristica, pari a quella delle BR!
Al conduttore Formigli non auguro niente, fa già il massimo: splendidamente servile nel portare acqua, persino con le orecchie, al mulino della sinistra; ad Oliviero Toscani, invece sì, l’augurio di contrastare al meglio la malattia perché possa regalarci nuove immagini di particolare effetto e suggestione, dunque nuova sua creatività fotografica: lasci perdere, al contrario, la politica, rischia solo di prendere cantonate in diretta TV.
Franco D’Emilio