statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 3 minuti

“Dog-tori in reparto” la pet therapy proposta dalla Fondazione Opera don Pippo

img of “Dog-tori in reparto” la pet therapy proposta dalla Fondazione Opera don Pippo
Ultimo aggiornamento:

A fine giugno è partito il progetto di pet-therapy “Dog-tori in reparto”, Interventi Assistiti con Animali (IAA) alla Pediatria dell’ospedale di Forlì, proposto dall’équipe IAA della Fondazione Opera Don Pippo Onlus di Forlì. Il progetto, che si inserisce nelle iniziative di umanizzazione delle cure, viene realizzato in collaborazione con la Pediatria dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, diretta da Enrico Valletta e la Direzione sanitaria del presidio ospedaliero forlivese.

Una mattina alla settimana, per la durata di un’ora e un quarto circa, i co- terapeuti a quattrozampe, Kao e Matilde, un Golden retriver ed un Labrador retriver di tre e quattro anni, sono stati accompagnati dalle loro umane di riferimento e dalla loro dottoressa veterinaria, a far visita ai piccoli pazienti ospiti del reparto forlivese. “I veri protagonisti – spiega Silvia Corvini della Fondazione Opera don Pippo – sono stati i nostri due superdog- tori, cani da terapia e cani-dottori, oltre naturalmente ai bimbi che hanno incontrato con le loro storie, in una cornice spaziale atipica (l’ospedale), che diventa occasione di armonia, leggerezza e gioco. La dolcezza e la delicatezza di Kao, assieme all’affettuosità e alla pazienza di Maty, hanno conquistato non solo i piccoli, ma anche i grandi: dai sanitari ai genitori, rimasti sorpresi e felici della loro presenza gentile e rasserenante”.

Per fare la pet-therapy – prosegue Corvini – come afferma anche la massima esperta in campo pediatrico/ospedaliero in Italia, non bastano un bambino, un cane e un referente di intervento. Andando ad operare all’interno dell’ambito della cura, la relazione che cura va costruita con gli strumenti, le letture e le competenze della relazione d’aiuto. Ciò che si instaura nella relazione con l’animale infatti nasce dalle interazioni di dinamiche emotive, sensoriali e simboliche complesse di due menti (cane-bambino), coadiuvate dalla mediazione degli operatori IAA presenti nel setting ospedaliero. Per questi motivi, le coadiutrici di Maty e Kao, cioè la sottoscritta e la dott.ssa Giulia Grigi siamo psicologhe e psicoterapeute esperte in Terapia mediata da Animali e IAA e le attività sono supervisionate da Raffaella Pirini medico veterinario esperta in IAA”.

Crediamo fortemente nella importanza della pet therapy – aggiunge Elena Vetri della Direzione Sanitaria dell’ospedale di Forlì – che sicuramente, in ambito ospedaliero, contribuisce ad alleviare lo stress psicologico dei piccoli pazienti e dei loro genitori, promuovendo il loro benessere durante la degenza, ma ha un effetto benefico anche sugli operatori sanitari. Le interazioni con gli animali di terapia normalizzano l’esperienza dell’ospedale per i bambini, dimostrando una maggiore accettazione dell’esperienza sanitaria. Permettere che un cane possa stare vicino a un malato in ospedale è una pratica sempre più diffusa e i suoi effetti benefici sono oggi scientificamente dimostrati“.