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Confedilizia: gazebo a Forlì contro la riforma del catasto

Di Tommaso Di Lauro Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 10 gennaio 2025
Confedilizia: gazebo a Forlì contro la riforma del catasto

Confedilizia Forlì-Cesena venerdì 8 aprile 2022 dalle 9,00 alle 13,00 sarà in mezzo alla gente con un gazebo allestito a Forlì in piazza San Crispino al civico 7 di fianco all’edicola. Motivo della mobilitazione è esprimere la contrarietà alla riforma del catasto. “Spiegheremo – afferma il presidente provinciale Carlo Caselli (nella foto) – le nostre ragioni. In particolare illustreremo alla gente che si fermerà al nostro gazebo l’art. 6 del disegno delega per la riforma fiscale, che mette a rischio anche la prima casa”. L’Associazione della proprietà edilizia distribuirà un volantino con illustrata in sintesi la sua posizione, rispondendo alla domanda: rischia anche la “prima casa” con la revisione del catasto?

Nel documento di Confedilizia che sarà consegnato alla cittadinanza la risposta all’interrogativo è chiara: “Sì, sotto almeno tre profili: 1) I dati catastali influenzano l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), attraverso il quale i cittadini accedono, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Tra i parametri con i quali viene determinata la situazione economica del nucleo familiare del richiedente la prestazione o il servizio rientra, infatti, il valore catastale degli immobili di proprietà, “prima casa” inclusa. Maggiore è il valore catastale di quest’ultima, dunque, minore possibilità vi è di ottenere la prestazione o il servizio; 2) Sui dati catastali si fondano i tributi sulla compravendita, in particolare l’imposta di registro. Maggiore è il valore catastale dell’immobile, maggiore è l’imposta da pagare al momento del suo acquisto; 3) L’IMU colpisce attualmente le abitazioni principali (le cosiddette “prime case”) solo se sono considerate “di lusso”. Con l’attuale catasto, hanno questa connotazione le unità immobiliari di categoria catastale A/1, A/8 e A/9. Al proposito, va considerato che: a) con i nuovi inquadramenti catastali, le modalità di individuazione delle abitazioni considerate “di lusso” potrebbero portare a risultati molto diversi dagli attuali, con l’inclusione nella tipologia “di lusso” di un numero maggiore di unità immobiliari; b) la Commissione europea – oltre a raccomandare all’Italia di “aggiornare” il catasto al fine di compensare con maggiore tassazione sugli immobili una minore imposizione “sul lavoro” – ha suggerito anche di reintrodurre l’IMU sull’abitazione principale in via generalizzata”.

L'autore

Tommaso Di Lauro
Tommaso Di Lauro

Classe 1963, diploma in Ragioneria, iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti dal 1994. Appassionato di giornalismo e social network ha collaborato come giornalista pubblicista per la Gazzetta di Forlì, per la Gazzetta dello Sport, Corriere di Forlì e dal 2000 fino ad aprile 2013 per Il Resto del Carlino di Forlì. Da luglio 2011 è direttore di 4live.

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