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A Forlì scoppia il caso della laurea ‘fantasma’ di Giovanna Prati. Le reazioni politiche

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A Forlì scoppia il caso della laurea fasulla dell’impiegata dell’ufficio di gabinetto del sindaco Giovanna Prati. “È stato come sempre il M5S a mettere in punto di reputazione la dirigente comunale chiedendo il 28 dicembre la verifica della laurea che a noi non risultava” attaccano i consiglieri comunali Daniele Vergini, Simone Benini del Movimento 5 Stelle di Forlì. “Alla luce di quanto emerso dalle verifiche effettuate – afferma il sindaco di Forlì Davide Dreimi preme rendere nota una situazione di particolare gravità che si è determinata relativamente a dichiarazioni non veritiere rese all’Amministrazione comunale. A seguito delle verifiche effettuate, risulta che l’autocertificazione di Giovanna Prati, prodotta per la sua recente assunzione, non è veritiera in merito al titolo di laurea. Gli uffici comunali preposti stanno pertanto procedendo agli adempimenti conseguenti, comprese denuncia e trasmissione alle Autorità Giudiziarie, anche in chiave di assicurare la massima tutela dell’Ente. Preciso che in data 4 gennaio la signora Prati ha rassegnato le dimissioni dal servizio“. “Drei sbaglia ancora, ci sono voluti ben cinque giorni del nuovo anno per far emergere l’ennesimo grave errore del Sindaco del Partito Democratico – interviene in modo ironico il segretario forlivese della Lega Nord Daniele Mezzacapo a seguito delle dimissioni della neo assunta Giovanna Prati che a quanto pare dalle indiscrezioni avrebbe dichiarato una laurea mai conseguita. “Avevamo prontamente interrogato Drei – continua il consigliere del Carroccio – per evidenziare sia l’inopportunità di una nuova assunzione che sulle competenze della stessa Prati. Non ci sono quindi parole – conclude il consigliere Mezzacapo – per descrivere l’ennesimo episodio imbarazzante di un Sindaco e la sua Giunta che con il proprio operato non fa altro che ridicolizzare la Città di Forlì”.

Aveva fatto discutere nei giorni scorsi la questione sollevata dal Movimento 5 Stelle di Forlì – continuano i Pentastellati – sul costo eccessivo dell’ufficio di gabinetto del Sindaco, che ammonta a circa 200.000 euro all’anno. E le nostre critiche erano andate anche alla recente nomina nel suddetto ufficio di Giovanna Prati, che alle scorse amministrative era candidata nella lista di Centro Destra “Noi Forlivesi” della Consigliera Paola Casara, organizzatrice assieme alla Prati nell’aprile scorso di una conferenza “Romagna quale futuro?”, finanziata con 1500 euro di fondi consiliari, alla quale avevano partecipato come relatori esponenti del Pd come il sindaco Drei, l’ex sindaco Balzani ed il parlamentare Marco Di Maio”, si legge in una nota di Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì.

Ebbene dopo le nostre verifiche abbiamo appurato che la signora Prati, che è stata nominata direttamente dal sindaco Drei senza alcuna selezione pubblica e specificandone direttamente l’inquadramento in categoria D, senza che avesse la laurea necessaria per accedere a quella categoria ed alla conseguente retribuzione di 23.725 euro annui, che gravano sul bilancio comunale a carico dei contribuenti forlivesi oltre a 8.958 di oneri sempre a carico dell’ente”.
A seguito di una segnalazione che abbiamo ricevuto in merito, abbiamo infatti prima verificato che la Prati non risultasse elencata negli annuari dei laureati del corso di Lingue e Letterature straniere presso l’università di Bologna citato nel suo curriculum, poi ci siamo recati con urgenza, il 28 dicembre scorso, da Alessandra Neri dirigente Risorse Umane del Comune, per chiedere di visionare il fascicolo. La dirigente ci ha chiesto di tornare dopo un paio d’ore perchè doveva “recuperare i documenti”, quando siamo tornati ci è stato presentato un modulo di autocertificazione non protocollato dove la Prati dichiarava genericamente “laurea Bologna 1994”, la cosa ci ha insospettito non poco e abbiamo chiesto spiegazioni alla Dirigente che ha detto però di non essere tenuta a fare alcuna verifica”.

La situazione è surreale, ed il quadro che ne esce dell’Amministrazione forlivese è veramente sconcertante, come se non fossero bastati gli scandali degli ultimi anni da noi sollevati. Ci chiediamo come sia stato possibile procedere ad una nomina diretta su indicazione diretta del sindaco senza fare alcuna verifica prevista dalle procedure di legge e senza acquisire il certificato di laurea. Di certo aggiungeremo anche questo all’esposto che stavamo perfezionando in questi giorni riguardo all’ufficio di gabinetto”.
Ricordiamo infine che in risposta alle nostre critiche su queste nomine Drei aveva ironizzato sostenendo di essere “colpevole” solo di prediligere la professionalità, l’etica e la fiducia. Bene, di fiducia ce n’è stata sicuramente tanta anche mal riposta, ma chiediamo di conoscere sulla base di quale professionalità ed etica è stato omesso di fare verifiche sulla laurea, richiesta per legge per il tipo di inquadramento, dell’ultima nominata dal Sindaco, per di più “in quota Centro Destra”, concludono i pentastellati.