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Barriere architettoniche? “Non voglio mica la luna”
Questa volta andiamo del cuore della nostra città precisamente in Piazza Saffi, ci aspetta un piacevole pomeriggio all’insegna del divertimento. Tra un caffè al bar e un po’ di shopping e qualche commissione in posta e in farmacia. Vi preannuncio che non sarà del tutto una ‘passeggiata’ perché anche qui le nostre “amiche” barriere architettoniche ci fanno molta compagnia. Il mio intento non è solo quello che denunciare le mancanze, ma anche quello di mostrare i buon esempi di accessibilità. Con la speranza che diventino una normale quotidianità. Vi racconto allora qualche “disavventura”.
Mi è successo di dover fare alcune commissioni rimanendo fuori dall’ufficio sul marciapiede, o fare acquisti rimanendo all’entrata del negozio. O addirittura di aspettare parecchio prima che un passante si fermasse per aiutarmi ad aprire una porta di un locale. Per evitare che questi episodi si ripetano vi vorrei dare qualche consiglio: un campanello per avvisare il negoziante della nostra presenza per chiedergli se ha la pedana, o semplicemente una porta facilmente apribile o scorrevole. Spero che con il tempo Forlì diventi veramente una città “per tutti” in modo tale che la sua bellezza raggiungerà il valore reale e godibile da parte di tutti! Basterebbe proprio poco! Come canta Fiordaliso “Non voglio mica la luna”.
Paola Negosanti