«Nella primavera 2024 il Comune di Forlì ha avviato un piano di riorganizzazione della sosta in centro storico. Fra le decisioni assunte figura anche il transennamento di una porzione del parcheggio di via dei Gerolimini per riservare agli operatori del Mercato delle Erbe una trentina di stalli. A causa del transennamento, l’entrata e l’uscita dalla porzione di parcheggio riservata è possibile solo transitando attraverso il Mercato all’ingrosso. Tale soluzione tuttavia, lungi dal venire incontro ai bisogni degli operatori del Mercato, ha finito per creare disagi ulteriori a loro stessi, ai clienti e ai residenti. Infatti il transito tramite il Mercato all’ingrosso viene interdetto ben prima dell’orario di conclusione del Mercato delle erbe. Per evitare di rimanere chiusi dentro, gli operatori del Mercato non utilizzano quindi gli stalli a loro disposizione, cosicché quella parte del parcheggio rimane sempre deserta. Complessivamente, l’intero intervento ha finito per sottrarre una trentina di posti sia agli operatori che ai cittadini, costretti a contendersi i pochi stalli della zona non recintata» è il commento di Federico Morgagni, consigliere gruppo Partito Democratico e Diana Scirri, consigliera gruppo Alleanza Verdi e Sinistra.

«Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale abbiamo sollecitato l’Amministrazione a risolvere questa situazione paradossale proponendo diverse soluzioni semplici e concrete (ad esempio fare un secondo accesso, individuare posti riservati e vigilare che vengano occupati solo dagli aventi diritto, installare una sbarra elettronica e dotare gli operatori economici di tessere per l’accesso), che hanno il pregio di costar poco ed essere fattibili in tempi brevi. Abbiamo inoltre suggerito che gli stalli vengano riservati solo negli orari di mercato per evitare che nelle altre parti della giornata rimangano vuoti e indisponibili per tutti i cittadini. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Petetta, purtroppo dobbiamo constatare che al momento non è successo nulla. Chiediamo quindi che si provveda con la massima sollecitudine a risolvere un problema assurdo, del resto creato da un errore di programmazione della stessa Amministrazione» concludono Morgagni e Scirri.