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Le “Nozze d’Oro” di Marinella Portolani con la sua Forlì

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Ultimo aggiornamento:

Per un po’ l’avevamo persa di vista, forse perché non più in evidenza dopo il suo volontario abbandono della politica locale, che tanto l’ha delusa, anche bersagliandola pretestuosamente, oltre misura ed oltre ogni buon senso, come, invece, non è accaduto recentemente con taluni politici forlivesi, mediocri pupazzetti di bizze, di avide pretese e ridicole sceneggiate. No, lei no, ha sempre avuto il suo stile che, piaccia o no, è la cifra chiara del suo consapevole equilibrio che rifugge dal protagonismo plateale e dai suoi possibili eccessi.

Ammettiamolo, ci mancava, anche se sentivamo e vedevano la sua presenza soave e garbata aleggiare su diversi momenti della vita cittadina, compresi alcuni eventi mondani. Però, tranquilli, Marinella Portolani, bionda e cordiale signora forlivese, già nota e rappresentativa edicolante, anche ex consigliera comunale e, tra tante difficoltà e ostilità, presidente della Commissione Pari Opportunità, infine irriducibile fedele zattiniana sin dalla prima ora, non si è affatto arresa, addirittura è andata oltre; è tornata protagonista e interprete della sua Forlì all’insegna del bene sociale più prezioso, coesivo, soprattutto trasversale e senza limiti: l’amore, quello concreto, manifesto, ancora di più nella dimensione coniugale.

E l’ha fatto, anche quest’anno, alla grande, fino a portare, lo scorso 20 gennaio, la sua iniziativa “Nozze d’Oro” all’attenzione del pubblico nazionale televisivo di “1mattina”, fortunato programma di mamma Rai. Mica cicoria, per dirla alla romana! Sorrido al pensiero di quanto sgomitino certi microbici politici, anzi no, politicanti forlivesi o, magari, qualche ex sindaca rosicona, pur di un articoletto, un trafiletto su un giornale locale oppure un flash su taluna televisione forlivese, portavoce di “Io, Poldo e Baffino”.

Col progetto istituzionale “Nozze d’Oro”, da lei stessa ideato con il patrocinio del Comune di Forlì e giunto, adesso, alla quarta edizione, Marinella Portolani ha portato nel palinsesto Rai la notizia di 120 coppie forlivesi, felici e tenaci nella loro esperienza di ben 50 anni, insomma mezzo secolo, di matrimonio, nient’affatto una quisquiglia.  Così, è trascorsa la quarta edizione, prima con un momento festoso del 13 gennaio presso il Teatro Diego Fabbri, poi con la celebrazione di una S. Messa nella giornata successiva del 19 nella suggestiva Abbazia di San Mercuriale, degna location monumentale di tante, altrettanto monumentali storie matrimoniali.

Pensate, 120 coppie ovvero 240 stagionati, ma sereni sposini, praticamente una piccola, significativa comunità che nel reciproco amore ha vissuto gioie e dolori, superato difficoltà e gioito per la nascita di figli, infine contenuto eventuali asperità, contrasti dell’unione di coppia. Al di là del suo aspetto celebrativo, dal progetto “Nozze d’Oro” di Marinella Portolani emerge in tutta evidenza un positivo messaggio sociale e politico: più attenzione alla famiglia, alla solidità delle sue finalità.

Tanta, salda longevità matrimoniale, sicuramente diffusa in tutta Italia, soprattutto vera, fuori da ibridi di genere, costituisce l’unico valore certo, sia culturale che sociale e politico, di continuità, progresso della comunità locale e nazionale. Meritevole, dunque, di attenzione l’iniziativa di Marinella Portolani, ora quasi sacerdotale custode di tanto amore coniugale forlivese in piazze e vie cittadine sempre più deserte di buoni, costruttivi sentimenti e passioni.

Franco D’Emilio