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Va dove ti porta Elly

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Ultimo aggiornamento:

Sulla pagina Facebook del PD di Gatteo il risultato delle primarie è stato accolto così: “Elly Schlein è la nuova Segretaria del Partito Democratico. A lei vanno i nostri complimenti e gli auguri di buon lavoro. A Gatteo hanno votato complessivamente 178 persone e le preferenze, differentemente dal dato nazionale, hanno premiato il nostro Presidente della regione Stefano Bonaccini. Ai volontari presenti nei tre seggi aperti nel nostro piccolo territorio e ai votanti che hanno partecipato alla festa democratica va il mio personale ringraziamento” scrive Moira Pedrelli.

Di fronte ad un risultato così inaspettato una piccola riflessione in chiave gattese potrebbe essere utile a volgere lo sguardo sugli eventuali sviluppi che questo cambiamento politico di rotta potrebbe avere proprio sulla politica locale. Prima però uno sguardo ad alcuni numeri del passato al fine poi di confrontarli con il presente:
Alle recenti elezioni politiche i voti sia alla Camera che al Senato raccolti dal PD a Gatteo sono stati poco meno di 990 ed è su questi che bisogna fare alcuni calcoli. Perché i 198 voti delle primarie rappresentano solo il 18% di coloro che votarono PD alle nazionali di settembre. E meno male che alle primarie veniva consentito di votare il nuovo segretario del PD anche ai non iscritti, fatto che legittimamente qualcuno ha criticato. Sono coloro che pensano che votino individui “estranei” al PD, il punto è che gli elettori di sinistra sono di più degli iscritti al PD. Aver dato la possibilità a chi magari non vota più PD di tornare a farlo dopo un eventuale democratico cambio di rotta attraverso un nuovo segretario è un fatto.

Detto ciò l’inaspettato risultato delle primarie ci racconta senza ombra di dubbio che Elly Schlein è stata la risposta ad una necessità a mio avviso incombente, quella del cambiamento. Ora vedremo se sui temi, sul modo di fare opposizione, sugli uomini e sulle donne del suo nuovo gruppo dirigente, la nuova segretaria manterrà la linea di cambiamento promessa o se farà tornare nuovamente il partito in quel brodo primordiale ricco di contraddizioni e di rospi da ingoiare che da tempo lo contraddistingue. Sui mal di pancia provocati in questi anni a gran parte del suo elettorato si potrebbero scrivere dei libri. Di Casini capolista a Bologna ho il poster in camera. D’altronde il cambiamento di rotta lo ha chiesto il popolo delle primarie, spesso sbandierate come modello peculiare di democrazia diretta dai “dinosauri” del PD ma oggi un po’ indigeste agli sconfitti. Ma è certo che, donna, 37 anni, alla guida del PD, è già una rivoluzione.

Un cambiamento che invece, da quel che si apprende dalla pagina Facebook del PD di Gatteo, i pochi partecipanti alle primarie non auspicavano, visto che ha prevalso Bonaccini. Nonostante negli ultimi tre mandati comunali a vincere sia stato il centrodestra, ha prevalso l’idea di una restaurazione politica che avrebbe garantito lo status quo intellettuale. Non che Elly Schlein e vittoria alle elezioni comunali siano legate da un filo diretto ma è certo che un cambiamento di rotta anche nella politica gattese piddina sarebbe necessario. Cominciando magari trovando il coraggio di presentare il simbolo e una lista alle prossime comunali. Alle ultime elezioni il centrosinistra guidato dal candidato sindaco Matteo Pivato con la lista civica “Gatteo Cambia” raccolse 1.344 voti pari al 36,08%, mentre Roberto Pari con la “Gatteo Che Vorrei” in rappresentanza del centrodestra, raccolse 2381 voti cioè il 63,92% dei consensi.

Quindi se si vuole tornare a vincere o per lo meno a competere senza essere asfaltati dagli elettori, un cambiamento nell’approccio politico credo sia necessario. A cominciare proprio dal ruolo attuale dell’opposizione che nel primo mandato, ricordiamolo, fu inesistente, nel secondo all’acqua di rosa e in quello attuale poco incisiva a rilevare le inadeguatezze inevitabili di chiunque amministri un Comune. Matteo Pivato, l’attuale consigliere comunale d’opposizione è praticamente solo e la sua squadra è diventata stracciatella in brodo dopo pochi mesi. A livello locale gli aspiranti sindaci sottovalutano la squadra, la lista che lo sostiene che in realtà è più importante di loro, cinque anni sono lunghi, duri e logoranti e se lasciato solo dopo pochi mesi ai consigli comunali non ti rimane che sgranare mais dalle pannocchie.

Temi come ambiente, spiaggia libera, modello urbanizzativo sostenibile e mobilità moderna, per citarne solo alcuni, sono stati lasciati per anni in balia di una mediocre visione politica che voleva tenere insieme tutto senza pestare i piedi a nessuno e che solo in campagna elettorale o poco più in là ha trovato un po’ di spazio nel dibattito politico gattese. L’elezione di Elly Schlein dimostra che invece bisognerà schierarsi chiaramente su temi difficili anche nella politica locale ed iniziare a cambiare qualcosa, cominciando magari col rinnovare il gruppo dirigenziale, sempre che la terra dietro di esso non sia stata tutta bruciata e ritrovare una squadra che con capacità e passione dia battaglia sugli scranni dell’opposizione perché il mandato è ancora lungo.

Giorgio Venturi