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Agriturismo Cà Martino a Premilcuore

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Ultimo aggiornamento:

Agriturismo Cà Martino
Via Cà Martino 69 a Premilcuore
Recapiti telefonici: 0543/956613, 3347769703
Giorno di chiusura: è chiuso dal lunedì al venerdì
Si può prenotare? Si, impellente, è sempre pieno
Carte di Credito? Nessuna. Un cartello informa preventivamente che non è possibile accedere ai servizi Pos causa linea tel. La pochezza del conto allieverà il problema.
Come arrivare, itinerario consigliato: portarsi da Forlì verso Premilcuore: dopo Strada San Zeno, percorrere ancora circa 5 km, troverai una stradina bianca sulla destra, prendila e sali in cima (all’inizio è un po’ irta).
Parcheggio: adiacente alla struttura, pochi posti auto (al chè parcheggia sotto, adiacente ai campi).
Locale ha sale all’aperto: un piccolo dehor adiacente porta ingresso, e una tenda con due file di tavoli poco distante (attenzione: durante il pasto sarete bersaglio dei loro mansueti cani, vera elemosina mangereccia).
Dimensione del locale; servizi igienici: locale su struttura del ‘600 non esente da fessurazioni esterne; mura perimetrali di quasi un metro; sala da pranzo tutta rifatta. Bagno: irte scalette alla Re Artù per accedere al bagno; WC in ordine pulito e funzionale.

Target del locale $$$: non amo indicare la spesa del desìo ma, in questo caso, dirti che mangi tanto, ad ottima qualità, e con soli 20 euro, ha dell’incredibile, e parlo del servizio domenicale, notoriamente più salato del resto della settimana.

Note sulla cucina, tipologia espressiva: Cucina romagnola con divagazione Toscana; grill bellissimo super professionale di fabbricazione fiorentina, lo stesso che ammiravo da Arrosto Girato a Pontassieve (FI), un locale storico a tema carne.

Direzione, chef: famiglia Tedaldi.

Storia dell’Agriturismo Cà Martino. Nel 2003 la famiglia Tedaldi Romi, con la moglie Tramontani Marina ed i loro figli, decidono per l’Agriturismo: un passo che alcuni fanno per sgravi fiscali e vantaggi UE, non è il nostro caso, questi sono “puri”. La frana blocca la strada per qualche mese poi si riprende. L’avventura sarà rallentata dalla pandemia. Sono rimasto di stucco, la semplicità della gestione, marketing inesistente, qualche foglio attaccato con scotch sull’esterno, uno motivante il basso prezzo.

Il motto di Tedaldi è: “La carne non la compriamo, la facciamo” (chiave del prezzo basso). La figlia Romina si occupa della cucina. Nota. Abbiamo conosciuto il Sig. Pasquale Zanotti ex macellaio dell’Agritur in questione: racconta che a Carpena di Forlì, a 16 anni, aprì la sua prima macelleria, un pioniere.

Descrizione Menù:

Antipasti: Bruschetta al pomodoro aglio sale ed olio: evviva la semplicità, quella di quando eravamo bambini e la nonna ci faceva la fetta di pane (Toscano, in questo caso) condita in questa maniera; voto 7,5. Panzanella toscana con pomodorini, aglio olio sale buon cetriolo (voto 8). Affettati misti caserecci: coppa, prosciutto; pancetta ed un salame di loro produzione che meriterebbe un bis: voti, salame 10 e lode; gli altri salumi 8,5.

Primi piatti. Sul menù fisso domenicale, eccoti due primi piatti: sei capitato all’ingrasso: Taglierini tatti in casa bianchi/verdi (due gusti) con ragù funghetti porcini: pasta al dente (evviva), invitante (voto 8,5); funghetti (voto 8). Tortello di erbette condito al ragù tradizionale romagnolo: tortello buono (voto 7,5), ragù ok (voto 8).

Secondi piatti: Girarrosto elettrico professionale*, posto su un camino enorme alimentato da buona legna senza inquinanti. Troverai la ciccia di loro produzione infilzata sugli enormi spiedi: carne bovina e suina di pregio, a Km zero, se vuoi potrai visitare le sottostanti stalle. La mia memoria corre al mitico locale di Pontassieve (FI) Arrosto Girato che frequentai per lavoro per 20 anni. Voto al girarrosto: 10 e lode; voto alla Ciccia arrosto: 8.

Contorni: verdure di stagione del loro campo.
Nel Cestino: pane scuro fatto in casa ed una Torta Fritta (la chiamo così, alla parmense) ottima, ben fatta, non unta, interessante (voto 9).

I dolci: eccoti un semifreddo bello bianco panna more e martellatina: ottimo.
La carta dei Vini; e dell’acqua. Il vino è unico a disposizione (non pretenderai la lista dei vini del San Domenico di Imola, vero?) un onestissimo Sangiovese Le Viole della Cantina Forlì. Ottimo (voto 8+).
Olio sale aceto: bustine (ahimè).
Caffè; infiammabili: il caffè è fornito d’ufficio, come tutto il menù: caffè con grappa; se non gradisci l’infiammabile additivo (Dogma: il caffè si beve da solo e senza zucchero), dovrai farlo presente. Caffè fornito in bicchierino di plastica.

La Cantina e l’acqua: Acqua sfusa in caraffa (la famosa Eau Carafe che trovi in Francia a tavola, per decreto è obbligatoriamente gratuita, pure qui).
Piatti consigliati: salame fatto in casa; Stringhetti al sugo o ragù di funghi; Carne del Girarrosto.
Miniere gastronomiche: il Girarrosto toscano, quello vero.

Verdetto finale sull’Agriturismo Cà Martino: La Location, esterna 7; il locale 8,5. Servizio 9; Voto globale sul menù 9; il conto: 10 e lode.

“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
4live.it
www.viaemiliaristoranti.it
Puoi anche provare. Locali recensiti sul ns. giornale o consigliati:
Artisti a Tontola di Predappio; Rist. Fiumicello a Fiumicello, location favolosa con camere.
Cosa c’è da vedere in zona: a piedi escursioni dalla Fattoria/Agritur e nei paraggi troverai due chiesine, oggi private: San Michele Arcangelo e Madonna delle Zuccherelle. Merita attenzione anche l’Abazzia di San Donnino. A pochi km trovi Premilcuore: merita una visita. Infine se vuoi puoi proseguire e deviare per Fiumicello, borgo tutto da scoprire con antico mulino ad acqua, la strada ora è asfaltata e ti porta al Corniolo, paesaggi favolosi e panche con camini (informarsi sui permessi sui fuochi alla Forestale).
In definitiva: incredibile a 20 euro.

Gigi Arpinati