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Il giornalismo romagnolo piange la scomparsa di Gaetano Foggetti

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Il mondo dell’informazione romagnolo piange la scomparsa di Gaetano Foggetti. La notizia della morte lascia attoniti e senza parole. Fino a pochi mesi fa la sua attività in ambito editoriale e la presenza agli incontri costituivano un punto di riferimento; fino alla sera in cui l’attesa del suo arrivo è stata seguita dalla notizia di un problema di salute. Mancavano pochi giorni a Natale e da allora il pensiero della famiglia romagnola del giornalismo non ha mai distolto l’attenzione dalle condizioni di salute del collega e dell’amico. Oggi piangiamo l’amico e il collega e ci stringiamo con affetto e vicinanza alla sua famiglia, alla moglie Patrizia, ai figli, alla mamma, ai fratelli, agli amici e ai tanti che hanno lavorato insieme a lui. Gaetano è entrato nel settore dell’informazione da giovanissimo e fin da subito ha mostrato qualità, carattere ed equilibrio, caratteristiche essenziali per svolgere bene questo mestiere e per assumere ruoli di direzione. Dalla cronaca nella carta stampata quotidiana ai telegiornali televisivi, fino all’editoria con la cooperativa “L’Almanacco”, Gaetano si è fatto valere, acquisendo riconosciuta autorevolezza.

Una delle sue maggiori qualità è stata quella di formatore dei giovani giornalisti che, soprattutto da storico direttore della sede forlivese del Corriere Romagna, ha accompagnato e fatto crescere durante vent’anni di impegno. Gaetano è stato un maestro: insegnava senza imporre, promuoveva l’autonomia aiutando a comprendere l’importanza dei tempi, dei linguaggi, della correttezza.
Senza approfondire il valore di altre attività portate avanti da Gaetano in importantissimi ambiti della dimensione collettiva, a cominciare dall’Associazione Italiana Lotta alle Leucemie, merita di essere sottolineato il suo impegno nella promozione della memoria del territorio. La realizzazione dell’Almanacco annuale, prima, e in seguito dei libri sui quartieri e sulle frazioni di Forlì non rappresentava solo un’esperienza editoriale ma era un modo per raccontare cronache antiche e moderne. Tutte le presentazioni sono state un successo anche grazie alle sue capacità di moderazione che ne facevano un conduttore coinvolgente. Gaetano era brillante, cortese e determinato. Il suo insegnamento e la sua testimonianza sono per noi un patrimonio comune al quale attingere per far vivere, e crescere, il giornalismo romagnolo” è il commento del presidente dell’Associazione Stampa Emilia Romagna Matteo Naccari.

È con profonda tristezza che abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Gaetano Foggetti, giornalista di rango nel panorama romagnolo, alfiere del volontariato sanitario e culturale, cittadino attento alla promozione dei valori di partecipazione e solidarietà.
Ne piangiamo la scomparsa unendoci al dolore della moglie, dei figli, della madre e dei fratelli. Insieme a loro ci uniamo in un abbraccio affettuoso ai colleghi, agli amici, a tutti coloro che hanno condiviso idee e progetti con Gaetano. Lo ricordiamo in primo luogo come giornalista preparato, di qualità, sensibile, attento al rispetto deontologico per il mestiere e umano per i rapporti con le persone. Caratteristiche straordinarie che si abbinavano a dedizione, impegno e serietà.

Gaetano Foggetti ha svolto per lunghissimo tempo un ruolo molto importante nel nostro territorio come responsabile della redazione forlivese del Corriere Romagna, oltre che componente degli organi direttivi della testata. Dal suo ingegno, e in collaborazione con fotografi e giornalisti, hanno preso vita anche tanti Almanacchi di Forlì e i volumi dedicati ai quartieri della città. Lo ricordiamo anche per la sua educazione, la sua delicatezza, mostrata sempre nei confronti di tutti coloro che hanno avuto il piacere di un confronto con lui. Grande merito ha avuto nella crescita dell’Associazione Italiana Lotta alle Leucemie della quale è stato storico Presidente e che tanto aiuto ha dispensato alle persone colpite da queste malattie e alle loro famiglie. In questo momento così triste per tutta la Città mi faccio interprete dei sentimenti di cordoglio da parte del Consiglio Comunale, della Giunta e dell’Amministrazione comunale tutta” è il ricordo e il commento del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.

Ci lascia un cooperatore di alti ideali e senso del futuro, un professionista di raffinata intelligenza e forte senso della notizia, uno dei più autorevoli esponenti dell’informazione esercitata in forma cooperativa. Tra le altre cose fu mentore di tantissimi giovani cronisti, a cui trasmetteva la sua passione per il lavoro e per i valori della pratica sportiva che tanto amava: perseveranza, disciplina e capacità di creare comunità, anche nei momenti più difficili. La sua esperienza nel movimento di Legacoop cominciò nel 1993 quando — all’epoca giovane giornalista — fu tra i fondatori della Cooperativa Editoriale Giornali Associati, società editrice del Corriere Romagna, ancora oggi uno dei più importanti quotidiani cooperativi italiani per dimensioni occupazionali e diffusione. Come responsabile dell’edizione di Forlì, la sua città, divenne un punto di riferimento per la vita sociale, economica, culturale e politica. Come consigliere di amministrazione e vicepresidente diede un contributo fondamentale, in particolare nei durissimi momenti in cui il sostegno al pluralismo dell’informazione e all’editoria non profit italiana vennero messi sotto attacco. Instancabile promotore di iniziative culturali, sociali e solidali, nel 2002 costituì la piccola cooperativa L’Almanacco, tuttora attiva. Più di recente fu tra gli ideatori della rete di imprese cooperative Treseiuno e tra i protagonisti del primo congresso nazionale di Legacoop Culturmedia, svolto a Genova all’inizio del 2019. In questo momento di dolore i cooperatori e le cooperatrici di Legacoop Romagna si stringono alla moglie Patrizia, ai figli e ai famigliari tutti, e si uniscono al cordoglio dei tantissimi che lo conoscevano e apprezzavano” aggiunge Mario Mazzotti presidente Legacoop Romagna.

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Forlì esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Gaetano Foggetti, concittadino e giornalista di grandi valori da sempre impegnato nella società e nel volontariato, da ultimo come Presidente della sezione di Forlì-Cesena dell’AIL; ci stringiamo al dolore della famiglia e dei suoi cari” si legge in una nota del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Forlì.

“Con Gaetano Foggetti Forlì e la Romagna perdono un appassionato testimone e protagonista di questa terra, in particolare della vita di Forlì e dintorni. Per me personalmente un “maestro”, che ha ispirato l’inizio del mio percorso professionale in campo giornalistico e da cui ho imparato moltissimo. Mi insegnò i dettagli del mestiere, mi aiutò a capire la città e il territorio, a conoscerne le dinamiche. Imparai moltissimo e gli sarò grato per sempre. Gaetano è stato un personaggio di grande valore, benché mai alla ricerca di una ribalta personale e forse meno conosciuto di quanto meritasse; ha raccontato il territorio con sobrietà e competenza, con rispetto ed educazione, con umiltà e orgoglio. Orgoglio per ciò che assieme ad altri era riuscito a creare fondando il Corriere Romagna e promuovendo molte iniziative in campo benefico e non solo. Ha vissuto il proprio impegno nel giornalismo, nell’editoria, nel volontariato con la gentilezza e la passione tipiche delle figure che sono destinate a lasciare un vuoto in chi lo ha conosciuto. Mancherà a tanti. Alla moglie Patrizia, ai figli, alla redazione del Corriere e agli amici più stretti con cui ha condiviso il proprio percorso professionale e di vita, vanno il mio pensiero e la mia vicinanza in questo momento di profondo dolore e tristezza” è il ricordo dell’onorevole di Italia Viva Marco Di Maio.

Gaetano Foggetti è stato un campione non solo nel mondo dell’informazione e della cultura forlivese, ma anche del volontariato. Anzi, ha saputo operare nel mondo del volontariato con passione, intelligenza e umanità, portandovi anche la cultura e uno stile di vita tutto suo, con quella delicatezza che sapeva comunicare. Tempo fa mi aveva invitata a visitare la sede dell’Ail di Forlì-Cesena, di cui era presidente. Mi disse con molta sincerità e umiltà che quella sede era anche a disposizione della città e di chiunque ne avesse avuto bisogno nel mondo del volontariato e della disabilità. Grazie al suo impegno nell’Ail e alla sua intelligente e creativa collaborazione in altre strutture del volontariato sociale, era anche un grande organizzatore di eventi su temi etici di grande attualità, come quello memorabile sul fine vita, con don Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, col dottor Marco Maltoni ed il dott. Stefano Maitan. Insomma, era una persona molto attiva che non si limitava a lavorare nel mondo del volontariato, ma lo animava con le sue conoscenze, col suo modo profondo di comunicare e infondendovi una cultura umanistica unita a una profondissima e finissima sensibilità. Aveva imparato questo stile e questo impegno dal padre, il generale Vito, molto attivo nel volontariato della scuola, della Croce Rossa e dello sport (Csi) a Forlì. Gaetano resta un esempio per aver non solo svolto volontariato, ma soprattutto per aver creato e comunicato uno stile di volontariato che lascia come eredità ai forlivesi” aggiunge Rosaria Tassinari assessore al welfare e alla famiglia del Comune di Forlì.