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Ristorante La Voglia Matta

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Ultimo aggiornamento:

Ristorante La Voglia Matta
Indirizzo: via Vittorio Veneto 63 a Fusignano (RA)
Recapiti tel. 0545/954034
Giorno di chiusura: sabato a pranzo e tutta la domenica.
Orario di esercizio: pranzo/cena.
Chiusura per ferie: gennaio e agosto
Si può prenotare? Si, impellente.
Il locale è climatizzato/Ha sale all’aperto? Locale climatizzato; ampio dehor estivo, bello. Si tratta di una ex scuola materna ceduto dal Comune con accordi di ristrutturazione, imponente. Hotel sovrastante il Ristorante La Voglia Matta di media dimensione. Stupendo cenare e, sfiniti o stanchi, sapere d’aver la camera sopra alla Sala! Non ha prezzo per la cena intima.

Come arrivare/itinerario consigliato: portarsi a Fusignano, cercare via Vittorio Veneto, una cancellata cortilizia ti accoglierà.
Consigli sul parcheggio: piccolo parcheggio interno; sulla strada.

Da tempo dovevo fare il pezzo sul Ristorante La Voglia Matta. Mi è piaciuto tutto, in primis il menù proposto, il locale, gli avventori, il clima con l’aria che si respira, non è poco, mi sono trovato bene. Ricordiamo che come sempre l’articolo è gratuito.

Alfredo Carlini è il titolare del Ristorante La Voglia Matta, falsa modestia sul nome aleggiante del locale, sarà una azienda che saprà puntare in alto, per partire col piede giusto il pezzo: segnalatori e mie gite confermano tutto. Un menù di tutto rispetto con tre quarti dello stesso dedicati al sacro pesce, di attinenza ed origine locale (buonissimo) che Carlini in persona ritira a Ravenna: bacini marittimi di Chioggia e Rimini. Freschissimo come si confà. Sul pesce ho scritto che l’utente serve scremare l’offerta, essere vigili ed anche diffidenti non guasta, devi recarti solo nei posti giusti, e questo è il posto giusto, come referenziato dalle numerose placche sulla porta, in pratica le migliori Guide, inclusa la nostra, ovviamente.

Carlini si avvicina al mondo della ristorazione incuriosito dalla sua frenetica vita lavorativa: essendo in giro per il mondo cerca la buona tavola, è una calamita: negli anni assimila conoscenze, in particolare sul mito Trigabolo di Argenta, vera Bibbia, roba per pochi eletti, ecclettica chimera per i massimi critici della ristorazione; ecco Carlini viaggia e si focalizza sul top come questi posti, apprende gusti tecniche e culture nutritive, in primis quelle nostrane e la decantata ricerca a km zero. Alfredo, sveglio, dinamico, intelligente, si sforza per cercare, carpire, il buono sulla rima della alta qualità e ciò lo aiuterà nella sua fase di ristorazione, ho detto tutto, non guarda il prezzo ma la qualità, questa la filosofia un marketing puro col Cliente posto al centro. La sua clientela sarà esigente e “viziata” al meglio; comunque si avverte dal Pranzo di Lavoro (il mio PL) con prezzi contenuti veramente bassi, alle cene con menù alla carta, “figata” assoluta.

Carlini parte da una modesta pizzeria ma dopo alcuni anni rileva, coraggiosamente l’attuale struttura (bellissima) e crea il Ristorante La Voglia Matta: dal 1997 ad oggi ha cambiato il menù (elimina la pizza, che condivido sui generis attuali) per salire gradualmente con le proposte vigenti; le soddisfazioni non mancheranno come la Stella Michelin, ma il locale chiuderà per due anni; alla riapertura il gommista francese ridarà fiducia a Carlini. E ci siamo noi.

Alfredo è un imprenditore-chef, quello che, a mio avviso, necessita ad hoc nella ristorazione e tiene tutto sotto controllo, dalla cucina, al menù, alla materia prima, agli avventori, al marketing, tutto sotto controllo. Inutile dirlo come tutti lavora giorno e notte e ho spesso ricordato la durezza di questa professione, mi riecheggia un vecchio adagio di Papà Parizzi (Parma), che conobbi nel 1980 (e l’Ugo Tognazzi) il quale mi insegnò che in cucina serve tanto mazzo ma pure “il cuore” altrimenti il piatto esce male: ecco Carlini ce l’ha questo Dna ed il piatto gli esce bene. Quindi uno stacanovista che si è lanciato in questa impresa del Ristorante La Voglia Matta dando tutta la sua vita, tutti i suoi averi, tutta la sua famiglia, ribaltato sulla buona tavola, quella che noi cerchiamo. Noi speriamo, contiamo, di proportela. Buon assaggio.

Dimensione del locale: media.
Arredamento, tavola: arredamento in stile; tovaglia fine con sotto tovaglia, chic.
La Cucina: del territorio, poco rivisitata. Pesce per la maggiore.

Direzione/Chef: Direzione: Alfredo Carlini; il suo chef di fiducia segue Carlini dal 1997; staff in cucina con provata esperienza, supervisione diretta di Alfredo.

Target del locale $$$: da medio a medio-alto, secondo menù e il “bere”. A pranzo la formula del PL è imperdibile, meno di 20 euro per un menù e locale del genere!

Descrizione Menù.
– Antipasti: verdure di stagione ben selezionale al mattino da Carlini in persona; Ratatouille di verdure; Tartare di pomodoro con burrata, basilico e pane; Vitello tonnato (favoloso); Prosciutto Parma 24 mesi con piada e giardiniera “maison” e sott’oli (ottima, voti alti). Inoltre: insalata di mare con verdure di stagione; Gamberi rossi di Mazara del Vallo con burrata, arancia e pistacchi di Bronte (top, 10 e lode); Polpo alla piastra, crema di patate al basilico, olive taggiasche, limone; Acciughe Cantabriche su crostini con burro francese (top). Cruditè di mare: riguardano un solo piatto, rigorosamente abbattuto, pulito e servito “nature” senza salse pane ed intingoli (max voti).

– Primi piatti: di terra. Tortelli di melanzane, burrata, acciuga Cantabrico, datterini confit; Spaghetti chitarra con mozzarella bufala, origano, pomodoro e capperi; Cappelletti crema di rucola e spuma parmigiano (massimo dei voti). Di mare: Tagliolini bottarga di Muggine del comune di Cabras (Sardegna), il top (10 e lode); Gnocchi di patate alla amatriciana di mare (ottimi); Maccheroni Mancini con gallinella di mare e datterini (grande!). Sul PL, Pranzo Lavoro, ho assaggiato gli Spaghetti alle vongole, buonissimi (voto 9).

– Secondi piatti: Scelta di pesce. Pescato del giorno (Scampi nostrani; Mazzancolle nostrane; Capesante nostrane; Calamaretti nostrani; Rossetti; Scorfano; Mazzola; Orata nostrana; Rombo; Canocchie (voto 10); Ombrina arrostita con fagiolini, pomodoro e tropea; Filetto di rombo al forno con patate capperi e pomodorini; Zuppa di crostacei; Fritto misto per due persone (top, voto 10 e lode). Scelta di terra: Costolette di agnello alla griglia con patate cipolla e salvia; Filetto al pepe verde; Tagliata di manzo al rosmarino; Fiorentina razza Limousine con contorno (massimo dei voti).

– Contorni: di stagione e a corredo di alcuni piatti. Nel Cestino: pane e grissini fatti in casa, top.

– I dolci: tutti di loro produzione e fatti anche al momento; evidenzio: Zuppa Inglese; Millefoglie con crema mascarpone bianco al Grand Marnier e coulisse di lamponi; Bisquit al cioccolato con crumble al cacao; Crema bruciata alla lavanda (lode); sorbetto mandarino tardivo di Ciaculli (lode); Gelato crema amarene. (massimo dei voti).

– Caffè/Invecchiati ed “Infiammabili”: grande scelta di alcoolici e superalcolici, insomma gli “Infiammabili” non mancano.
– La Cantina: Etichette; Carta dei Vini. Abbiamo circa 600 etichette per tutti i gusti, anche i più esigenti. Champagne inclusi.
– Oli in tavola: grande assortimento di oli sopraffini.

– Piatti consigliati: fritto misto di pesce, viene servito portata per portata e sono ben sette qualità di pesce differenti, fritte singolarmente, olio cambiato ogni 2 max 3 volte, da non perdere (voto 10 e lode). Le Moeche fritti (vera leccornia, voto 10 e lode); Calamari a spillo;
– chimere gastronomiche: Moeche: nella laguna veneta, nella fase della muta, questi granchi perdono il vecchio carapace. Nella fase in cui i piccoli granchi saranno senza corazza, si potranno mangiare interamente, chele incluse.

Verdetto finale:
Location (il posto sull’esterno): 10
Ambiente del Locale: 10
Servizio: 8,5
Voto globale/media Menù: top: da 8 a 10, più qualche lode.
Il voto del Conto: 10 e lode.
– Locale del Cuore? Si.
Fa il PL: Pranzo Lavoro? Si, molto interessante.

“Sulla Porta”: il locale vanta le Targhe, “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti” www.viaemiliaristoranti.it
– Sulla porta troviamo una sfilza di Guide: Michelin; Chef; Confraternita Tagliatella; Touring Club Italiano; Accademia Italiana della Cucina; Delicatessen; Tripadvisor; Gambero Rosso; Carta Canta.

Puoi provare anche questi Ristoranti in zona:
– A San Michele di Ravenna, Il Boschetto, lo chef: innanzitutto pasticcere, prova! Recensito.
– A Bagnacavallo, Osteria Malabocca, cucina anche vegana, recensito.
– A Lugo, Trattoria Mirola, un top per primi piatti ed agnello; il dolce, unico, da bis.

– Cosa c’è da vedere in zona? Tutta la provincia di Ravenna. In città visita l’Auditorium Piancastelli. Fusignano è la città natale di Arcangelo Corelli grande compositore di musica barocca, abile violinista.
– Week-end in zona/Hotel: potrai fermarti all’Albergo Cà Ruffo di proprietà, sovrastante al ristorante. Valido, fine, elegante, discrete ma ha poche camera, prenotare per tempo.
– In definitiva: ottimo per lavoro, imbattibile per riunioni aziendali anche ricercate o di classe; indicatissimo la sera per tavolate limitate, con intimità e spaziando su menù goloso.

Gigi Arpinati