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Un giro degustativo alla Sagra del Tartufo di Dovadola
Sagra del Tartufo di Dovadola
Indirizzo: Pro Loco Dovadola via del Canale, 11/B a Dovadola.
Parcheggio: nel paese vengono ricavati parcheggi, ma serve essere pronti a “camminare”!
Come arrivare/itinerario consigliato: Da Forlì prendere la ss per Firenze, dopo Castrocaro Terme pochi chilometri e arriverai a Dovadola.
Organizzazione delle cucine e tavoli: grandi tenso-strutture e cucine.
Arredamento e tavola: spartana, bisogna accontentarsi come in tutte queste feste del resto.
La Cucina e l’area operativa: Grande struttura ben organizzata.
Servizi igienici: vengono piazzati bagni “chimici”, molti bar a disposizione.
Abituato a recensire i ristoranti, mi ritrovo a valutare la Sagra del tartufo. Nelle sagre in genere c’è di tutto, ma alcune meritano il massimo rispetto: questa è una di quelle. Il mio interlocutore è il presidente della Pro Loco Marta Ravaglioli, l’ente che organizza la festa. Dal 1972 è la presidente della locale Pro Loco, a volte alternandosi come vicepresidente. Quest’anno cade il 50° anno della manifestazione, la cittadina è tutta bardata a festa, piena di bandierine col numero “50”. La Pro Loco è composta da una ottantina di persone, tutte volontarie: fa capo alla Unione nazionale, nello statuto è sancito che si deve operare per la “valorizzazione del paese”.
Gli sforzi fatti in questi 50 anni sono davvero notevoli: basti pensare che all’inizio, ogni famiglia portava quello che poteva dalla propria casa, dalla cucina tagliatelle, ragù, tartufi; quelli erano veri pionieri, gente che ha dato tutto credendo nel futuro della Sagra del Tartufo. E siamo a giorni nostri. Oggi abbiamo una struttura enorme, ben organizzata, con vere cucine che ho visitato ed apprezzato. Inizialmente era celebrata la 3° domenica di ottobre, ora si è aggiunta anche la 4°. Conosco molte sagre, questa è organizzata in modo che il menù è unico e fatto dalla Pro Loco con supervisione e controlli USL, ecc.; altre hanno un assembramento di ristoratori che propongono menù diversi.
Pensate che per domenica 16 ottobre alla Sagra del Tartufo si sono fatte 2360 uova di tagliatelle tutte stese a mano al matterello da un piccolo esercito di “azdore” (cuoche, ndr) dovadolesi! Incredibile.
Marta mi racconta un aneddoto sulla data, quella della 3° domenica di ottobre: è stata scelta perché un cacciatore aveva fatto caso che in quella data, negli anni, non pioveva, insomma una domenica fortunata, come la giornata di oggi con un sole estivo. L’oggetto della conversazione mangereccia è, ovviamente, il tartufo.
Il presidente mi spiega che attorno alle colline dovadolesi, il tubero d’oro c’è e si “trova anche bene”, il bianco c’è ma abbiamo molta presenza di quello scuro; a mia domanda sulla “quantità” mi spiega l’attuale scarsità del prodotto dovuta dalle poche piogge (indubbio il nostro riferimento al cambiamento delle stagioni), quindi la necessità di avere un certo “volume” di prodotto, ha costretto la Pro Loco a rivolgersi ad un serio fornitore: il tartufo viene ricercato alcuni mesi prima della Sagra, lavorato, messo sott’olio, pronto all’uso (La tagliatella e la polenta vertono su un mix di ottimo ragù più l’aggiunta del sacro olio tartufato e scaglie dello stesso).
La domenica alle 11,30 avviene la premiazione del tartufo più grande: in passato ci sono stati dei casi con 1 chilo; quest’anno il più grosso pesava “solo” 250 grammi.
Target di spesa $$$: basso.
Descrizione Menù:
– Antipasti: Crostini di Dovadola con pane montanaro, ragù, frattaglie e tartufo (buono). Uova al tartufo (ottime)
– Primi piatti: Tagliatelle al tartufo (tagliatelle fatte a mano –voto 9- con ragù leggero di carne bovina+suina e tartufo sott’olio con scaglie: voto del condimento: 8 e ½). Polenta al tartufo (condimento uguale; buona).
– Secondi piatti: Girarrosto con ottima carne e salsiccia.
– Pizza ed altro: da sottolineare un coraggioso “Panzarotto” al tartufo (mozzarella, prosciutto cotto e tartufo): buono.
– Nel cestino: Piadina romagnola. Buona.
– La Cantina/Carta dei Vini? Vino di nota cantina Forlì-Predappio.
– E la carta… dell’Acqua! Acqua in plastica. Chiudiamo un occhio, è una sagra!
Piatti consigliati: Tagliatelle al Tartufo.
Miniere gastronomiche: Tartufo bianco di Dovadola.
Verdetto finale: Location (esterno) 8; Ambiente (Locale) 8; Menù 8-9; Conto 9.
Puoi anche provare questi Ristoranti in zona:
– A Rocca San Casciano: La Pace (medio livello; recensito)
– A Castrocaro: Da Melania (Alto livello; recensito)
– A Castrocaro: Da Gabriele (Medio livello; recensito)
– Sadurano: In Fattoria (da recensire; medio livello)
In definitiva: Ottima scampagnata, da farsi con calma.
Gigi Arpinati