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Avengers: age of Ultron

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Titolo originale Avengers: age of Ultron. Diretto da Joss Whedon, con Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Cris Evans, Jeremy Renner, Samuel L. Jackson, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Stellan Skarsgard, Paul Bettany, Don Cheadle, Aaron Taylor-Johnson, Elisabeth Olsen, Cobie Smulders, Anthony Mackie, Hayley Hatwell, Idris Elba, Andy Serkis e con James Spider nel ruolo di Ultron,  Anno: 2015, Genere: Fantascienza/Azione, Durata: 141 minuti circa, Paese di produzione: Stati Uniti d’America, prodotto da: Marvel Studios,  Voto: 7.

Dopo la caduta dello S.H.I.E.L.D. (evento visto in Captain America: The Winter Soldier) il mondo sembra essere meno al sicuro che mai. Per Proteggerlo Iron Man/Tony Stark (Downey Jr.) e Hulk/Bruce Banner (Ruffalo) creano il programma di difesa “Ultron” che, appena attivato, inizia a fare macelli utilizzando un corpo robotico. A mettere i bastoni tra le ruote ai nostri eroi, capitanati da Steve Rogers/Captain America (Evans), arrivano anche i due fratelli Wanda e Pietro Maximoff (Olsen e Taylor-Johnson), che hanno qualcosa da far pagare a Stark…

Ispirato molto liberamente al fumetto omonimo e sceneggiato dallo stesso Whedon, Age Of Ultron è di fatto l’emblema del cinema d’azione del nuovo decennio: finito il coraggio e la voglia di tentare strade nuove (si veda il tonfo colossale al botteghino di Jupiter), non resta che miscelare troppi eroi e situazioni in un due ore di abbondanti effetti digitali che poppano in ogni angolo dello schermo. Intendiamoci: niente di male se come nel primo Avengers si riusciva a creare uno spazio di manovra ai personaggi e uno sviluppo narrativo accattivante. Male, anzi malissimo, se i personaggi vengono solo ammassati e gli eventi accadono in un marasma talmente frenetico e da annullare l’interesse dello spettatore. Non che questo succeda in Age Of Ultron tanto quanto in Furious 7, ma la strada che percorrono i due film è la stessa, come i miliardi incassati al botteghino.

Ora, non c’è solo male in questo nuovo capitolo dei Vendicatori: La Johansson che, look da dark Lady anni ’40, flirta al bancone del bar col buon Ruffalo è un meraviglioso valore aggiunto, Renner e Hemsworth (Occhio di Falco e Thor) divertono, il combattimento senza quartiere tra Hulk e Hulkbuster è tra le migliori scene d’azione mai viste in un film Marvel, così com’ è difficile da dimenticare un’intera città che si solleva in cielo nel terzo atto del film.

Funzionano anche i risvolti tetri e onirici ad opera della strega Wanda. Ma questo basta ad essere soddisfatti o è giusto chiedere qualcosa di più a quei film che dovrebbero riscrivere l’immaginario cinematografico del grande pubblico? Non dimentichiamoci che Avengers a livello di cultura di massa ha l’ambizione di competere con quello che dieci anni fa sono stati Il Signore degli anelli e Star Wars: per questo sarebbe interessante vedere una regia meno confusa e una sceneggiatura che porta le pieghe del racconto a sviluppi più convincenti.
In ogni caso è già cult la scena in cui ogni Avenger tenta di alzare il martello di Thor, con esiti tanto esilaranti quanto fallimentari.

Edoardo Saccone