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Elide Moretti: la Audrey Hepburn forlivese

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Cosa si cela, spesso, dietro il successo di una celebre interpretazione? Inutile negare che il ruolo della controfigura, soprattutto in certe scene diventa determinante. Elide Moretti, nata a Forlì il 23 marzo 1923 nel quartiere di Vecchiazzano, è stata un’audace interprete di questo essenziale mestiere. Il suo carattere intraprendente e la propensione ad affrontare prove insidiose, l’hanno portata ad avere una carriera prestigiosa nel campo del cinema.

La sua storia è davvero interessante e parte dal sogno di Elide Moretti di entrare a fare parte della Maison delle sorelle Fontana. Partì a Roma con un album ricco di suoi disegni e modelli, ma non venne mai contattata per le sue creazioni. Durante i giorni d’attesa, fu approcciata da un agente della Paramount che le chiese di presentarsi all’indomani sul set del celebre film: Vacanze Romane. Occorreva una ragazza che potesse raffigurare Audrey Hepburn in almeno due scene, che l’attrice si rifiutava di girare data la loro pericolosità. Il fantomatico giro in Vespa con la guida rocambolesca per le vie di Roma, e un tuffo nel fiume Tevere.

Elide Moretti non aveva mai guidato un motociclo e non sapeva nuotare. Ma giocava a suo favore una coraggiosa intraprendenza ed il supporto dei due fratelli Elio e Guglielmo Moretti, che le insegnarono velocemente a condurre una Vespa, superando con successo le prove a cui erano sottoposte le controfigure candidate. Nelle riprese di Vacanze Romane per testare l’abilità di Elide, furono adottate delle prove, utilizzando una Vespa simile a quella del film, di fronte a centinaia di persone incuriosite che incitavano Elide nella riuscita di quel test attitudinale. Il suo contrassegno posto in una fascia bianca nel braccio sinistro era il numero 108. Gregory Peck riconobbe in Elide Moretti la sua particolare bravura, con un attestato di stima tradotto in una dedica scritta su una foto-ritratto di quell’epoca.

In quanto al tuffo nel Tevere, i due fratelli erano lì pronti a recuperare la sorella al primo galleggiamento e a coprirla con un accappatoio. Le caratteristiche fisiche di Elide, con il suo corpo longilineo e scattante, le permisero di raggiungere in 5 anni di costante attività un livello di abilità tale da essere considerata una delle controfigure più richieste in quel periodo. Audrey Hepburn chiese alla produzione del film La storia di una Monaca (1959), di rintracciare Elide che nel frattempo si era trasferita a Ferrara. E così partecipò anche come controfigura di Anna Magnani al film Camicie Rosse (1952) di Goffredo Alessandrini.

Durante le prove Anita e Giuseppe Garibaldi dovevano cavalcare appaiati, ma le doti di Elide nel cavalcare erano talmente superiori a quelle della controfigura di Raf Vallone che Anna Magnani prese sottobraccio Elide dicendole: “Elide, andiamo a bere una birra intanto che arriva quella tartaruga di Garibaldi“. Partecipò inoltre alle riprese del film Il Lupo della Sila (1949, prestandosi come controfigura di Silvana Mangano. Il suo curriculum si arricchì di esperienze in film popolari, doppiando fisicamente attrici importanti come Silvano Mangano nel film Il Brigante Musolino (1950), Gina Lollobrigida nel film Il maestro di don Giovanni (1954). La sua versatilità e corporatura fisica le permisero di passare con naturalezza da personaggi filiformi come Audrey a personaggi più prosperosi come la Lollobrigida, indossando rinforzi nel reggiseno per aumentare le rotondità di corpi esuberanti.
Una storia incredibile, che Sedicicorto Forlì International Film Festival approfondirà nel corso della sua 20° edizione, dal 6 al 15 ottobre alla Sala San Luigi.