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Ricostruzione post terremoto. Adsi: “Da Tredozio a Modigliana i beni culturali privati vanno tutelati”

Di Staff 4live Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 20 dicembre 2025
Ricostruzione post terremoto. Adsi: “Da Tredozio a Modigliana i beni culturali privati vanno tutelati”

Il percorso istituzionale avviato per la ricostruzione dei territori romagnoli colpiti dal sisma del 2023 e dalle successive calamità naturali rappresenta un passaggio fondamentale per restituire stabilità e prospettiva alle comunità locali più duramente colpite, tra cui Tredozio, Modigliana, Rocca San Casciano e l’area dell’Appennino forlivese.

«In questi contesti, i beni culturali privati – sottoposti quindi a vincolo di tutela, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – gravemente danneggiati dagli eventi sismici e idrogeologici, costituiscono un tassello essenziale dell’economia locale e dell’identità dei luoghi. Per questo motivo, l’Associazione Dimore Storiche Italiane Sezione (ADSI) Emilia-Romagna chiede che, anche nell’attuale fase di ricostruzione, siano previsti strumenti, risorse e procedure specifiche per il restauro dei beni culturali privati, così come avvenne in occasione del sisma che colpì l’Emilia nel 2012».

È quanto sottolinea Beatrice Fontaine, presidente di Adsi Emilia-Romagna, a commento dell’incontro istituzionale svoltosi nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati tra il senatore Guido Castelli, prossimo Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2023 in Romagna, il capogruppo di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, i rappresentanti parlamentari e i sindaci dei Comuni interessati.

«Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento al governo per l’attenzione costante dimostrata verso un territorio che, negli ultimi anni, è stato messo a dura prova da eventi sismici e idrogeologici di straordinaria intensità. In questi centri – prosegue Fontaine – numerose dimore storiche private hanno subito danni strutturali significativi. Si tratta di edifici che custodiscono la memoria dei luoghi e che, attraverso attività culturali, ricettive e agricole, contribuiscono in modo concreto alla vitalità economica e sociale delle comunità locali durante tutto l’anno».

«Riteniamo quindi fondamentale – conclude la presidente di Adsi Emilia-Romagna – che la ricostruzione post-calamità preveda misure dedicate ai beni culturali privati, con procedure compatibili con la complessità degli interventi di restauro e con risorse adeguate a scongiurare il rischio di abbandono».

Per Adsi Emilia-Romagna, infatti, i proprietari «sono da sempre custodi del patrimonio culturale diffuso dell’Appennino romagnolo e non solo. Sostenere la ricostruzione di questi beni significa investire nella tenuta del territorio, nella sua identità e nel futuro delle comunità che lo abitano».

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Lo Staff comprende tutti i membri di 4live. Attivo fin dalla nascita di 4live (01.07.2011) ha lo scopo di comunicare tutte le informazioni e novità relative al nostro progetto.

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