«Come gruppo di Modigliana Attivazione, abbiamo deciso di non partecipare all’inaugurazione della ricostruzione del ponte di Cà Stronchino di Modigliana. Siamo preoccupati che la spesa, ben levitata più del doppio rispetto alle previsioni, non sia giustificata dal lavoro svolto. Il ponte di Cà Stronchino, gravemente danneggiato dall’alluvione, è stato parzialmente ricostruito con una struttura in ferro che non rispetta la simmetria e il disegno originale del ponte. In particolare, la ricostruzione ha comportato lo spostamento delle ringhiere dal loro posizionamento originale sulle sponde esterne del ponte al manto del ponte stesso, riducendo la larghezza utile del ponte di circa un metro» è il commento del capogruppo consigliare Adriano Cheli.
«Riconosciamo che la nuova ringhiera è stata progettata con un sistema anti-sfondamento, ma ci chiediamo perché non sia stato possibile ancorare le ringhiere sotto al manto stradale, mantenendo così la larghezza originale del ponte e garantendo comunque la sicurezza. Inoltre, ci sembra incomprensibile che, nonostante il Comune avesse già predisposto un progetto esecutivo per il ponte nel dicembre 2023, si sia arrivati a questo punto. Pur riconoscendo che questo potrebbe essere uno dei primi lavori di ricostruzione dopo le frane, ci auguriamo che sia un segnale di accelerazione per tutti i cantieri ancora aperti. Siamo veramente dispiaciuti e arrabbiati nel vedere che, nonostante la gravità della situazione, i lavori procedono lentamente e con risultati insoddisfacenti. La frana e la colata di fango della Costa/Diavoletti, che ha colpito duramente il nostro paese, specialmente nel versante delle scuole e della caserma dei carabinieri, per noi doveva essere una priorità per garantire la sicurezza, ma a oggi è ancora nella nostra memoria e ci sembra inaccettabile che non sia stato fatto nulla di significativo per risolvere il problema» puntualizza il consigliere di minoranza.
«I pochi interventi effettuati, come la posa di blocchi di cemento nelle curve, sembrano più il risultato dell’iniziativa della ditta del metano che un piano organico di intervento pubblico. Ci auguriamo che si faccia di più e meglio per ripristinare la normalità e la sicurezza. In particolare, ci auguriamo che si cambi rotta e si cerchi di lavorare meglio, coinvolgendo tutti i cittadini nella pianificazione e nella realizzazione dei progetti, anziché limitarsi a convocare le associazioni di categoria che non sempre rappresentano la voce di tutti. I cittadini vanno invitati e ascoltati per conoscere le loro esigenze e priorità. Ci auguriamo altresì che in futuro si possa dare priorità alla conclusione dei lavori piuttosto che alle inaugurazioni, perché crediamo che i cittadini di Modigliana meritino fatti concreti e non solo cerimonie. Per questo motivo, abbiamo deciso di non partecipare a questa inaugurazione» conclude Cheli.