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Pd: “Si allungano le liste d’attesa per i nidi: servono scelte di bilancio forti”

Di Staff 4live Leggilo in 4 minuti
Aggiornato: 17 dicembre 2025
Pd: “Si allungano le liste d’attesa per i nidi: servono scelte di bilancio forti”

«Approssimandosi la discussione sul bilancio di previsione, riteniamo necessario tornare su un tema che ci sta a cuore, ovvero la possibilità di accesso ai servizi per la prima infanzia, e specificamente ai nidi, a tutti i bambini e le famiglie che lo desiderino, a parità di condizioni di accesso e di costi. Contrariamente a quanto sostenuto dall’assessora Casara anche in recenti, e autocelebrative, interviste, a Forlì sono ormai anni che questa possibilità non è più garantita. Se infatti complessivamente i posti nido autorizzati in città ai sensi della vigente legge regionale sono circa 1.400, e come tali adeguati rispetto al numero dei bambini, la questione è ben diversa se si prendono in esame i soli posti nido gestiti dal pubblico o gestiti da privati in convenzione, rispetto al cui accesso da tempo si registrano annualmente decine di domande inevase» commenta il gruppo consiliare del Partito Democratico.

«Vale la pena di sottolineare che i posti nei nidi pubblici o nei nidi in convenzione, l’accesso ai quali è definito sulla base di criteri oggettivi, hanno costi per le famiglie significativamente più ridotti, differenza importante considerando l’incidenza delle spese per il nido su tanti bilanci familiari. Di per sé l’aumentata domanda di posti è un fatto positivo, nonché un’inversione di tendenza rispetto al decennio passato. E’ probabile che il cambiamento sia frutto dell’intrecciarsi di diverse dinamiche: maggiore consapevolezza della importanza di questi servizi nel percorso di crescita dei bambini; aumento dell’età pensionabile, che rende complesso avvalersi dall’apporto dei nonni per accudire i bambini durante l’assenza dei genitori per lavoro; nuovi incentivi e aiuti nel pagamento delle rette di frequenza, grazie in particolare agli interventi della Regione» continua il PD.

«Questa trasformazione pone al Comune la necessità di operare delle scelte, se si intende rimanere nel solco di una tradizione virtuosa che, sorreggendosi su un sistema consolidato pubblico/privato di accreditamento, per decenni ha garantito la possibilità di rispondere al 100% della domanda di posti nido convenzionati, assicurando così qualità diffusa, parità delle condizioni di accesso ai servizi ed equità e tutela delle fasce deboli. Occorre prevedere, già nel bilancio 2026, le risorse necessarie ad un ampliamento delle convenzioni con i gestori privati, in modo da coprire il 100% non di una domanda generica di posti nido ma della richiesta di posti nido a parità di condizioni di accesso e di costi rispetto ai nidi comunali. Visto che la lista d’attesa ormai è strutturale e che si allunga ogni anno di più, non è infatti più sufficiente limitarsi ad aumentare occasionalmente i posti convenzionati solo allorquando la Regione stanzia risorse ad hoc. È il Comune che deve scegliere di investire sui propri bambini e nel sostegno alla genitorialità, ed è il Comune che è chiamato a tornare a una programmazione dei servizi che fornisca certezze non solo alle famiglie ma anche ai gestori privati» argomenta il gruppo consiliare PD.

«In particolare riteniamo che l’Amministrazione debba operare una ricognizione per conoscere il numero di ulteriori posti che i gestori privati hanno a disposizione per un ampliamento delle convenzioni, senza escludere, qualora questi non fossero sufficienti, la possibilità di un potenziamento anche della rete delle strutture gestite direttamente, per esempio valutando la riapertura del nido d’infanzia comunale “Cucciolo” utilizzato, negli ultimi anni, come sede temporanea di servizi per l’infanzia interessati da lavori. Se un percorso di questo genere impone di investire maggiori risorse nel sistema educativo per la prima infanzia, è evidente che Forlì non può più permettersi quanto accaduto quest’anno, quando il Comune non ha partecipato, rinunciando a significative entrate, al bando della Regione per l’erogazione di contributi per l’istituzione di nuovi posti nido, un fatto grave e incomprensibile la cui responsabilità ricade sulla Giunta Zattini e sull’assessora Casara. Data l’importanza della questione per molte giovani famiglie forlivesi e per i bambini della città, ci aspettiamo da parte della Giunta attenzione e ascolto per la nostra richiesta, e i segnali di un impegno concreto già in occasione dell’imminente discussione sul bilancio» conclude il Gruppo consiliare del Partito Democratico.

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