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PD, M5S, AVS, RF: “Tagli ai servizi, opere pubbliche ferme, un bilancio sbagliato”

Di Staff 4live Leggilo in 4 minuti
Aggiornato: 31 dicembre 2025
PD, M5S, AVS, RF: “Tagli ai servizi, opere pubbliche ferme, un bilancio sbagliato”

«Ieri la maggioranza ha approvato in Consiglio il bilancio di previsione 2026-28. Si tratta di un bilancio privo di connotazione strategica, che la Giunta predispone solo per obbligo di legge, rinunciando a farne strumento fondamentale di governo della città in un’ottica di programmazione. Nonostante le smentite di rito, la Giunta Zattini è un’Amministrazione che naviga a vista e che governa la città giorno per giorno, nella gestione più ordinaria e senza visione del futuro, come dimostrato anche dal ricorso a continue variazioni di bilancio in corso d’anno, a correggere una programmazione imprecisa e sommaria. Il risultato è la mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini sulle scelte per il futuro e la messa in difficoltà degli stessi uffici, che operano perennemente in mancanza di un quadro certo di risorse e indirizzi» si legge in una nota a firma delle minoranze.

«L’assenza di scelte si traduce nel fatto che la parte corrente del bilancio è caratterizzata da un taglio generalizzato e lineare su tutti i principali capitoli, senza alcuna indicazione prioritaria e senza la minima distinzione fra servizi fondamentali come quelli del welfare e spese superflue per iniziative estemporanee e di immagine. Nella frenesia di far tornare i conti in una situazione nella quale, vuoi per i tagli del governo vuoi per le scelte sbagliate degli anni scorsi, le risorse scarseggiano, la Giunta prevede ad esempio una riduzione del 97% entro il 2028 della spesa per la protezione civile. Mentre il cambiamento climatico impone di investire fortemente su questo settore, il Comune pensa di cavarsela con 20.000 euro l’anno. Altrettanto grave è la forte riduzione di spesa che interessa tutto il welfare, con ricadute particolari sui servizi agli anziani, il diritto alla casa, le politiche per la disabilità e per l’infanzia. Si tratta di una scelta che dimostra totale mancanza di buon senso e lungimiranza, considerati i trend demografici di invecchiamento della popolazione, l’acutizzarsi dei problemi sociali e il fatto che in questi anni il costo vivo di tali servizi è cresciuto. Oltretutto non sono venute rassicurazione rispetto al mantenimento dei progetti erogati dai servizi sociali grazie all’uso di circa 6 milioni di euro arrivati al Comune tramite il Pnrr, risorse che fra pochi mesi verranno meno» rimarcano PD, M5S, AVS e RF.

«Fortemente regressive, con importanti riduzioni nella spesa corrente, sono anche le previsioni per capitoli come la tutela del territorio e dell’ambiente, così come per lo sviluppo economico e il sostegno alle imprese. Che dire infine del settore culturale, dove da un lato il Comune rivendica come strategica la candidatura a Capitale italiana della cultura 2028 e dall’altra riduce, da qui al 2028, di un milione la spesa corrente proprio per servizi e attività culturali? Nell’insieme, quindi, la Giunta rinuncia, nella parte corrente del bilancio, a fare qualunque scelta, ma in tal modo finisce comunque per scegliere il taglio profondo dei servizi essenziali. Fa cioè il contrario di quello che, secondo noi, sarebbe necessario: forti investimenti sul welfare, la cultura, la tutela delle persone e dell’ambiente dai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda la spesa per gli investimenti, la lunga lista di opere inserite dalla Giunta nel piano triennale 2026-28 si può facilmente definire un libro dei sogni, visto che la copertura di quasi tutti è legata all’eventualità di intercettare non meglio precisati contributi dallo Stato» insistono le minoranze.

«L’aleatorietà delle previsioni sui lavori pubblici è del resto di una malattia cronica dell’Amministrazione Zattini, come dimostra il fatto che il piano 2026-28 è zeppo di interventi già inseriti nei piani di anni precedenti (addirittura a partire dal 2021) e che però non sono mai stati realizzati e spesso nemmeno cominciati. A fianco dei cantieri eternamente annunciati e mai avviati, ci sono quelli che sono stati proprio accantonati. È il destino di diversi interventi sul centro storico scomparsi dalla programmazione, ad esempio i progetti per la riqualificazione di piazza Saffi, di altre piazze del centro e del parcheggio del Carmine, mentre la riqualificazione di Corso Mazzini è slittata al 2028, a riprova del disinteresse sostanziale sempre dimostrato, al di là della propaganda, della Giunta per il nostro centro. A indebolire ancora di più la credibilità del piano è la scelta del Comune di non prevedere di fatto mutui nel triennio, una decisione incomprensibile che condanna la città, esaurito il Pnrr, all’assoluto immobilismo per la mera impossibilità di finanziare i lavori pubblici. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto inevitabile esprimere un voto contrario su un bilancio che giudichiamo sbagliato e non rispondente agli interessi della città» concludono i gruppi consiliari del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Rinnoviamo Forlì.

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Lo Staff comprende tutti i membri di 4live. Attivo fin dalla nascita di 4live (01.07.2011) ha lo scopo di comunicare tutte le informazioni e novità relative al nostro progetto.

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