Dopo aver preso forma sulle strade tra Forlì e Roma, il viaggio dei Messaggeri della Ricerca si è concluso dove il senso dell’impresa compiuta nel 2025 trova casa: all’Irst “Dino Amadori” Irccs di Meldola, con la consegna dell’assegno a sostegno della ricerca oncologica. L’assegno di 2.200 euro, frutto delle donazioni raccolte lungo il percorso, dagli sponsor e tra gli aderenti all’iniziativa, è stato consegnato al presidente dell’Irst, Luca Zambianchi e alla direttrice sanitaria Martina Rosticci, rinnovando così un legame che da oltre tredici anni unisce il progetto ideato da Daniele Avolio ed Eliana Gardini all’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori. Insieme ai rappresentanti di Irst, ad accogliere i messaggeri anche il sindaco di Meldola, città che da sempre sostiene l’iniziativa con entusiasmo, Roberto Cavallucci.
L’edizione 2025 ha visto 12 Messaggeri percorrere circa 700 chilometri e oltre 12.000 metri di dislivello, lungo l’antica Via Francigena, attraversando numerosi territori con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e comunità locali sull’importanza della ricerca oncologica. Un viaggio dedicato alla memoria del professor Dino Amadori, fondatore e primo sostenitore dell’iniziativa, e al campione di ciclismo Ercole Baldini, simbolo sportivo della città di Forlì.
“Iniziative come quella dei Messaggeri della Ricerca – ha dichiarato il presidente Luca Zambianchi – dimostrano come la ricerca sia un patrimonio condiviso, che cresce anche grazie all’impegno e alla responsabilità di cittadini, associazioni e territori”.
Nel corso del viaggio, i Messaggeri sono stati accolti da diverse amministrazioni locali. Tra queste, il Comune di Montefiascone, che ha voluto esprimere la propria vicinanza all’Irst. In un messaggio indirizzato all’Istituto, la sindaca Giulia De Santis ha sottolineato come il supporto dell’Amministrazione rappresenti “un gesto concreto di vicinanza a un’eccellenza del nostro sistema sanitario nazionale”, evidenziando che “sostenere l’Irst significhi investire nella qualità della vita, nell’innovazione scientifica e nel futuro del Paese”.
Dal 2012 i Messaggeri della Ricerca promuovono, attraverso imprese sportive ad alto valore simbolico, una cultura di attenzione verso sport, salute e solidarietà, contribuendo a rafforzare il dialogo tra comunità, istituzioni e mondo della sanità. Ma il percorso dei Messaggeri non è certo compiuto: nel 2026 è già in programma un’altra impresa in Val d’Orcia.
