In Consiglio comunale, a Forlì, è tornata in discussione la mozione con cui l’opposizione chiedeva di mettere una pietra tombale sull’anacronistica proposta della Lega di riportare le auto in piazza, una richiesta peraltro formulata pubblicamente anche da diverse forze politiche del centrodestra, da Forza Italia e Italia Viva. «Divisa e in imbarazzo, la maggioranza ha messo in atto un ricompattamento di facciata, bocciando la mozione sulla base di confuse argomentazioni e nascondendosi dietro la “foglia di fico” della necessità di effettuare una analisi tecnica sulla eventualità di sperimentare l’apertura alle automobili, cose se fosse responsabilità degli uffici prendere decisioni politiche di competenza degli amministratori. A tradire tutto il nervosismo del centrodestra è stata poi l’intervento del Vicesindaco Bongiorno, in breve degenerato in un vero e proprio comizio dai toni sopra le righe» è l’attacco dei gruppi consiliari del PD, M5S, AVS, RF.
«Nella sostanza, di fronte alla richiesta di esprimersi, una volta per tutte, in maniera chiara sulle macchine in piazza Saffi, la maggioranza che governa la città da 7 anni ha risposta con un “boh” che ne dimostra tutta la confusione: se gli esponenti della Lega sono favorevoli, quelli di Italia Viva si dicono contrari (ma poi votano compattamente con gli altri), quelli di Fratelli d’Italia non sanno cosa pensare, mentre i consiglieri di Forza Italia anche oggi erano tutti assenti dall’aula, al pari del sindaco Zattini. La mozione è stata quindi respinta, nonostante il voto compatto di tutta l’opposizione. Ma non è certo con questi stratagemmi che si governa Forlì e si dà risposta alle tante questioni aperte del centro storico. Problematiche rispetto alle quali le nostre proposte continuano ad essere chiare, prima tra tutte la revisione del piano dei parcheggi, portata anche come mozione in consiglio e bocciata dalla maggioranza» insistono gli esponenti di minoranza.
«Chiediamo inoltre l’aumento del numero dei posti auto gratuiti nella zona più esterna del centro storico, con l’ampliamento dei parcheggi su più piani e l’impiego di aree inutilizzate, il collegamento dei parcheggi con navette elettriche continuative e gratuite, l’adeguamento degli orari per rendere i parcheggi fruibili 7 giorni su 7, h24 (esempio il Manzoni, 287 posti inutilizzabili dalle ore 20,00 e nei festivi), il ripensamento degli abbonamenti annuali a prezzo calmierato per lavoratori del centro storico, l’individuazione di posti auto destinati ai soli residenti del centro storico, con ripensamento delle fasce orarie di gratuità in base alla distinzione tra aree a prevalenza abitativa o commerciale. Queste, a nostro avviso, sono le priorità su cui confrontarsi, oltre che su tutte le altre grandi questioni che riguardano il futuro del cuore della nostra città: il ritorno alla residenzialità, il sostegno alla rete commerciale, il miglioramento dell’attrattività turistica, il futuro del polo universitario. Tutte proposte rimaste tuttavia inascoltate, a vantaggio di quella di poter fare un giro in piazza, in auto» concludono i gruppi consiliari del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Rinnoviamo Forlì.
