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Cultura e creatività: un sistema da oltre 1 miliardo di euro

Di Staff 4live Leggilo in 6 minuti
Aggiornato: 31 dicembre 2025
Cultura e creatività: un sistema da oltre 1 miliardo di euro

In occasione dei festeggiamenti di fine anno, la Camera di commercio della Romagna, sottolinea il valore dell’intero Sistema produttivo culturale e creativo per il territorio, che si conferma una componente vitale dell’economia del territorio. Secondo l’ultimo rapporto “Io sono cultura 2025”, elaborato dall’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna su dati Unioncamere, Fondazione Symbola e Istituto Tagliacarne, il comparto ha generato nel 2024 un valore aggiunto complessivo di 1.019 milioni di euro. I numeri confermano la solidità di una filiera che conta 3.857 imprese “core cultura” (+1,2% rispetto al 2023) e dà lavoro a 17.500 occupati.

«Prendendo spunto dai dati del rapporto “Io sono cultura”, che racconta il valore economico e sociale delle imprese che operano nel settore culturale e creativo, desidero rivolgere un pensiero a tutte le persone che in questo momento stanno lavorando per animare le nostre piazze e i nostri teatri in queste ore di festa – dichiara Carlo Battistini presidente della Camera di commercio della Romagna -. Il Sistema produttivo culturale e creativo naturalmente non è solo svago, ma un’industria vera e propria che nel nostro territorio ha superato la soglia del miliardo di euro di valore prodotto. Dietro ogni evento, ogni allestimento e ogni innovazione digitale, ci sono competenze straordinarie: dai professionisti del design e della comunicazione a chi opera nelle performing arts. I dati 2024 relativi all’intero Sistema ci consegnano un quadro di crescita per le imprese e l’occupazione e, sebbene le incidenze sulla ricchezza totale siano ancora leggermente inferiori alle medie nazionali, la vitalità del nostro ‘core cultura’ (+1,2% di imprese) supera la media regionale. Questo ci dice che la strada è quella giusta: la cultura è il lievito che accresce il valore di tutto il nostro sistema produttivo“.

Sistema produttivo culturale e creativo (Spcc): Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

In base ai dati di fonte Unioncamere, Istituto Tagliacarne e Fondazione Symbola, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, nel 2024 nell’area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini sono 3.857 le imprese del “core cultura” (attività generanti ricchezza e occupazione, direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi): il 52,7% sono attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 34,9% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), il 12,3% attività di performing arts e arti visive (quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili, tipo gli spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Rispetto al 2023 si rileva un incremento dell’1,2% delle imprese del “core cultura”, superiore a quello regionale (+0,9%) ma più basso della variazione nazionale (+1,8%).

Per quel che riguarda il lavoro, nel 2024 si riscontrano 11,6 mila occupati nelle imprese del “core cultura” (+0,5% sul 2023) e 5,9 mila occupati nelle imprese del “creative driven” (imprese non appartenenti alla filiera, che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti) (+1,3%). Nel confronto con l’anno precedente, i 17,5 mila occupati del Sistema produttivo culturale e creativo sono in aumento (+0,8%). In termini di incidenza degli occupati del Spcc sul totale dell’occupazione (4,9%), questa risulta essere inferiore a quella regionale (5,9%) e nazionale (5,8%).

Per quel che concerne la ricchezza prodotta, nel 2024 il valore aggiunto delle imprese del “core cultura” ammonta a 667 milioni di euro (stabile sul 2023) mentre quello delle imprese del “creative driven” si attesta sui 351 milioni di euro (+2,6%). Nel complesso, i 1.019 milioni di euro di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo sono tendenzialmente in crescita (+0,9%). In termini di incidenza della ricchezza del Spcc sul totale della ricchezza prodotta (4,1%), come per gli occupati, anche questa risulta inferiore a quella dell’Emilia-Romagna (5,3%) e dell’Italia (5,7%).

Sistema produttivo culturale e creativo (Spcc): focus provinciale Forlì-Cesena

In base ai dati di fonte Unioncamere, Istituto Tagliacarne e Fondazione Symbola, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, nel 2024 in provincia di Forlì-Cesena sono 1.895 le imprese del “core cultura” (attività generanti ricchezza e occupazione, direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi): il 52,3% sono attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, design e comunicazione), il 35,9% attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa), l’11,7% attività di performing arts e arti visive (quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili, tipo gli spettacoli dal vivo) e lo 0,1% attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Rispetto al 2023 si rileva una crescita dell’1,1% delle imprese del “core cultura”, superiore a quella regionale (+0,9%) ma più bassa della variazione nazionale (+1,8%).

Per quel che riguarda il lavoro, nel 2024 si riscontrano 5,9 mila occupati nelle imprese del “core cultura” (+2,3% sul 2023) e 3,4 mila occupati nelle imprese del “creative driven” (imprese non appartenenti alla filiera, che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti) (+0,1%). Nel confronto con l’anno precedente, i 9,3 mila occupati del Sistema produttivo culturale e creativo sono in aumento (+1,5%). In termini di peso degli occupati del Spcc sul totale dell’occupazione (4,9%), questo risulta essere inferiore a quello regionale (5,9%) e nazionale (5,8%). Nella classifica nazionale, stilata su 107 province, Forlì-Cesena si piazza al 41° posto per relativa incidenza (primi tre posti: Milano, Firenze, Roma); sesta posizione, invece, assieme a Rimini, nella classifica regionale (dopo Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza).

Per quel che concerne la ricchezza prodotta, nel 2024 il valore aggiunto delle imprese del “core cultura” ammonta a 332 milioni di euro (+1,5% sul 2023) mentre quello delle imprese del “creative driven” si attesta sui 198 milioni di euro (+2,6%). Nel complesso, i 531 milioni di euro di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo sono tendenzialmente in crescita (+2,3%). In termini di peso della ricchezza del Spcc sul totale della ricchezza prodotta (3,8%), come per gli occupati, anche questo risulta inferiore a quello dell’Emilia-Romagna (5,3%) e dell’Italia (5,7%). Nella classifica nazionale, sempre su 107 province, Forlì-Cesena occupa il 57° posto per relativa incidenza (primi tre posti: Milano, Gorizia, Roma); ottava posizione, invece, nella classifica regionale (dopo Modena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Piacenza e Ravenna).

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