Si rinnova la collaborazione tra Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola nel diffondere il significato del presepe: ieri 17 dicembre è stata consegnata nella sede della Curia la nuova statuina che, nell’edizione 2025, rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, per evidenziare i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. La statuina è stata donata al Vescovo della diocesi Di Forlì-Bertinoro, Sua Eccellenza Livio Corazza dal presidente Luca Morigi e dal segretario Mauro Collina per Confartigianato Forlì e dal presidente Massimiliano Bernabini e il direttore Alessandro Corsini per Coldiretti Forlì-Cesena accompagnati, per l’occasione, dal consigliere ecclesiastico don Stefano Vasumini.
La nuova realizzazione ha trovato posto nella natività allestita nell’androne della Curia. Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è l’immagine della famiglia.
Come chiarito dai promotori “il presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno figure e nuovi mestieri, che ricordano l’impegno quotidiano e la dedizione al lavoro”.
La tradizione del presepe ha radici che affondano nella storia, da più di ottocento anni è una tradizione che si rinnova, il pezzo di quest’anno rappresenta la capacità degli imprenditori artigiani di costruire comunità attorno al lavoro, promuovendo integrazione, rispetto e collaborazione. Per i promotori “l’opera richiama l’importanza della sicurezza sul lavoro come attenzione concreta verso le persone, perché ogni attività produttiva deve prima di tutto tutelare vita e dignità. Questa iniziativa vuole essere un segno di speranza e inclusione, in linea con lo spirito del presepe, che da sempre racconta la quotidianità delle nostre comunità”. Anche quest’anno il manufatto è stato realizzato dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, che ha saputo tradurre questi valori in un simbolo semplice e immediato.