Il Consiglio provinciale di Forlì-Cesena ha approvato nella seduta di ieri lunedì 22 dicembre un ordine del giorno sull’impatto della cosiddetta “Legge Montagna”, e sui rischi legati ai nuovi criteri di classificazione dei Comuni montani. Il documento, presentato dal Consigliere provinciale Matteo Gozzoli in rappresentanza del centro sinistra, evidenzia le forti criticità derivanti dall’impostazione della nuova normativa, che affida la definizione dei Comuni montani esclusivamente a parametri altimetrici e di pendenza, demandando a un DPCM la determinazione definitiva dei criteri e dell’elenco dei Comuni interessati.
«La Legge Montagna nasce con l’obiettivo condivisibile di ridurre le diseguaglianze e contrastare lo spopolamento – dichiara Gozzoli – ma rischia di produrre l’effetto opposto se la classificazione dei Comuni montani viene basata solo su criteri altimetrici. In questo modo si ignorano le reali fragilità sociali, demografiche ed economiche di territori che oggi faticano a garantire servizi essenziali ai cittadini».
Secondo il Consiglio provinciale, tali criteri potrebbero determinare l’esclusione dalla classificazione di “Comune montano” di realtà che oggi rientrano a pieno titolo nell’Area Appennino Forlivese e Cesenate, come Galeata, Civitella di Romagna e Rocca San Casciano ed escludere dai finanziamenti di numerosi altri comuni del territorio forlivese e cesenate come Meldola, Predappio, Dovadola, Modigliana, Sarsina, Mercato Saraceno, Roncofreddo, Sogliano e Borghi.
“Parliamo di Comuni che già oggi vivono a vario titolo condizioni di svantaggio strutturale – prosegue il Consigliere provinciale – e che non possono permettersi di perdere risorse fondamentali per la sanità, la scuola, i servizi e lo sviluppo locale. È necessario intervenire prima dell’adozione del DPCM, per evitare decisioni calate dall’alto che penalizzino le nostre comunità”.
Con l’ordine del giorno approvato, il Consiglio provinciale impegna il Presidente della Provincia Enzo Lattuca ad attivarsi, in sinergia con la Regione Emilia-Romagna, affinché il Governo riveda i criteri di classificazione e rafforzi la dotazione finanziaria del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).
“Questo ordine del giorno – conclude Gozzoli – vuole essere un segnale chiaro e unitario: la montagna non si tutela con formule astratte, ma riconoscendo le reali condizioni dei territori e investendo risorse adeguate per garantirne il futuro”. L’ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio provinciale con il voto favorevole della lista Insieme per la Provincia Forlì-Cesena e con l’astensione dei gruppi Fratelli d’Italia e Lega.
