“Ci sei o ci fai?” è la domanda che vorrei porre all’attuale Amministrazione comunale di Forlì per sapere se la sua condotta maldestra e pasticciona sia tale per propria inclinazione naturale o piuttosto, nel caso che andrò subito ad illustrare, sia conseguenza di un’iniziativa inaccorta, improvvida, così frettolosa di stupire la città da risultare, alla fine, solo essa stessa tanto stupida, sciocchina nella sua realizzazione. Veniamo all’evidenza dei fatti.
Nell’ambito dell’iniziativa “Forlì che brilla”, brillio ormai ricorrente a Natale e mai più nel corso dell’anno, il Comune di Forlì, saldamente nella guida instabile e spericolata del sindaco Zattini, ha tirato fuori la bella pensata di “A Forlì la MERAVIGLIA ti premia”, trascrivo la denominazione così come nella grafica comunale, dunque un’iniziativa “con l’obiettivo di valorizzare il commercio di prossimità e incentivare gli acquisti presso le attività del centro storico nel periodo delle festività natalizie”.
Tale bella trovata, relativa al periodo dall’8 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, consiste in questo: ai commercianti del centro storico forlivese, aderenti all’intesa con il Comune, sono stati consegnati taluni improbabili, poi spiegherò questa improbabilità, “gratta e vinci” da distribuire ai propri clienti; ciascun gratta e vinci risponde ad un acquisto di almeno 10 euro di spesa, per cui più si spende più si gratta e si può vincere, confidando così in una crescente botta di culo.
Non basta, se anche siete stati così sfigati da grattare, grattare e non vincere un piffero, conservate i biglietti, che pur vi hanno illuso, per l’estrazione finale di una lotteria, primo premio una crociera per due persone. Tutto questo sotto il controllo dell’Ufficio Cultura del Comune di Forlì, che con questo palese gioco d’azzardo conferma coerentemente il più grave azzardo della candidatura di Forlì a capitale italiana della cultura 2028. Perché, dunque, improbabili, a mio parere, questi gratta e vinci del Comune di Forlì?
Elementare Watson: perché palesemente inaffidabili, niente affatto credibili nella loro finalità di “lotteria ad estrazione istantanea”, come nella definizione tecnica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La sparo grossa? Allora, guardate la foto a corredo di quest’articolo: ingrandendo l’immagine del biglietto, ancora intatta la patina a copertura dell’eventuale vincita o perdita, ci si rende conto come sotto detta patina traspaia, novello segreto di Pulcinella, la scritta malcelata “ci dispiace NON HAI VINTO”, trascrivo come appare, dove il maiuscolo dell’inesorabile verità accresce l’amaro della beffa!
Come dare torto, allora, a chi nella circostanza sente puzza di bruciato? Oppure si sente fatto fesso? Magari, sospetta una possibile manipolazione della distribuzione dei gratta e vinci con la dicitura HAI VINTO, anch’essa leggibile sotto la debole patina di copertura? Che dire di chi, poi, azzardasse ventilar di truffa? Una sola l’amara conclusione: nella fretta di stupire, grattando il fondo del barile delle proprie buone idee, ammesso che ve ne fossero e ve ne siano ancora, l’Amministrazione comunale del sindaco Zattini ha grattato soltanto l’esito di una comica finale che ci rimanda amaramente ad un celebre aforisma di Ennio Flaiano: “Non chiedetemi dove andremo a finire perché già ci siamo”. Alla prossima!
Franco D’Emilio
