Nei mesi scorsi, la Regione Emilia-Romagna ha rappresentato la possibilità di modificare le date di inizio e termine delle lezioni a partire dal calendario previsto per l’anno scolastico 2026/2027, prevedendo una pausa estiva più breve, anticipando la data di partenza dell’attività di circa due settimane rispetto al 15 settembre, e posticipando la conclusione a metà del mese di giugno, con contestuale sospensione delle lezioni nel mese di febbraio. Il consigliere Luca Pestelli, attraverso un’interpellanza discussa nel corso dell’aula di martedì 25 novembre, ha chiesto se fosse reale intenzione della Giunta procedere alla modifica, e se ritenesse, allo scopo, di convocare un tavolo di confronto con enti locali e realtà associative, professionali e sindacali coinvolte.
“Il rischio – ha affermato Pestelli – è che i disagi creati dalla modifica superino gli effetti positivi. La conciliazione tra i tempi di vita e lavoro è una priorità politica, ma questa revisione del calendario rischia esclusivamente di ‘spostare’ le problematiche in un diverso periodo dell’anno, costringendo contestualmente alunni e professori ad una massiva permanenza all’interno degli istituti in periodi dell’anno in cui le aule, a causa delle temperature più alte, risulterebbero spesso inadeguate ad una corretta qualità della didattica”.
Le ricedute negative colpirebbero anche il settore turistico: “È necessario tenere conto della vocazione turistica, in particolare del territorio romagnolo: la situazione di incertezza creata dalle dichiarazioni rilasciate in merito alla questione in oggetto rischia di impattare già di per sé stessa in maniera negativa sulle prenotazioni, a danno dell’intero comparto”.
Nella risposta, l’assessore Conti ha evidenziato come la Regione abbia dato conto di sollecitazioni ricevute, riguardanti l’opportunità o meno di rivedere alcune caratteristiche dell’attuale calendario, e come, di fronte a questo quadro, la Giunta abbia semplicemente manifestato la volontà di avviare una riflessione, che culminerà in un tavolo di confronto. “Questa risposta ha l’aspetto di un parziale dietrofront – ha affermato il consigliere Pestelli nella replica –. Apprendiamo, finalmente in aula, che ad oggi non esiste una vera e propria proposta politica della Giunta sul tema”.
La risposta alle esigenze della genitorialità va trovata, secondo Pestelli, attraverso l’applicazione del principio di sussidiarietà: “Sul nostro territorio regionale, sono attive numerosissime realtà legate ai centri estivi o all’associazionismo sportivo, preziose perché offrono alle famiglie la possibilità di conciliare i tempi di vita e lavoro nel corso del periodo estivo. È necessario individuare nel coinvolgimento di queste organizzazioni il percorso giusto per raggiungere l’obiettivo: la sfida deve essere rendere questi servizi accessibili a tutte le famiglie attraverso voucher e sostegno al welfare aziendale”.