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La sezione Caterina Sforza alla Fumettoteca con “Il mio Corpo, la mia Rocca”

Di Fanzinotecario Leggilo in 4 minuti
Aggiornato: 20 novembre 2025
La sezione Caterina Sforza alla Fumettoteca con “Il mio Corpo, la mia Rocca”

Attraverso l’esclusiva ‘Sezione Caterina Sforza’, in occasione del ‘International Day for the Elimination of Violence against Women – Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne’, la Fumettoteca Nazionale Alessandro Callegati ‘Calle’, con sede a Forlì, aderendo alla manifestazione mondiale propone l’iniziativa online tematica con la mostra documentaria ‘Il mio Corpo, la mia Rocca’.

L’evento, forte della documentazione peculiare presente nella Sezione Caterina Sforza, si propone di utilizzare la figura storica della ‘Leonessa di Romagna’ non solo come condottiera, ma come un potente simbolo di autodeterminazione e resilienza, la cui vita ha sfidato le convenzioni di un’epoca dominata dal potere maschile. L’attività fumettotecaria presenta una Caterina, autodeterminazione inviolabile, nella metafora della ‘Rocca Inespugnabile’, la Rocca di Ravaldino, utilizzata come immagine nel manifesto per simboleggiare l’autonomia e l’integrità del corpo femminile, evidenziando come la violenza sia un assedio inaccettabile alla sovranità personale della donna.

Una guida, per il pubblico, per il viaggio alla scoperta fumettistica di Caterina Sforza con l’esposizione online, e apertura gratuita pubblica di martedì 25 novembre dalle ore 14,00 alle 18,00, attraverso la lente ingrandita del medium fumettistico. La Fumettoteca presenta l’immagine di Caterina come una donna moderna e visionaria ante-litteram, la cui ‘Tigre’ interiore è un monito e un’ispirazione contro ogni forma di sopruso, nella consapevolezza di dovere tutelare le donne, tutte le donne, non solo un giorno ma tutti i giorni. L’iniziativa, utilizzando il fumetto, un medium popolare e intergenerazionale, veicola un messaggio di tolleranza zero verso la violenza e promuove la riflessione sul ruolo della donna nella società, allora come oggi. Per dettagli e info 3393085390 (orario 10/18), fumettoteca@fanzineitaliane.it.

Caterina Sforza, con la sua vita – precisa GianLuca Umiliacchi direttore della Fumettoteca – ci insegna che la vera forza risiede nell’autonomia. Il fumetto ci aiuta a portare questa lezione dal Rinascimento fino ai giorni nostri, ribadendo che la violenza non ha cittadinanza e che il rispetto per il corpo e la mente della donna deve essere assoluto. Attraverso il medium del fumetto, spesso in grado di affrontare temi complessi con immediatezza e profondità, l’iniziativa mira a stimolare una riflessione intergenerazionale sulla necessità di sostenere e difendere l’indipendenza e la libertà femminile, rendendo onore alla ‘Tigre di Forlì’ come esempio di donna che mai si è arresa. L’episodio che viene riportato nel manifesto dell’evento, è un capolavoro di astuzia e psicologia, non un gesto di mero sprezzo della vita, ma una dimostrazione di forza che mirava a intimidire e smascherare la debolezza dell’uomo, il nemico. Proprio quell’episodio, dove la contessa risponde alla minaccia dei nemici, mostrando il pube dalle mura della Rocca di Ravaldino e pronunciando la celebre frase ‘Io ho il modo di farne degli altri!’, è uno degli episodi più emblematici e potenti della storia e rappresenta in modo crudo e inequivocabile la sua straordinaria forza e determinazione femminile. Un gesto strategico per affermare la sua indipendenza e invulnerabilità, anche di fronte a una minaccia terribile, dimostrando un controllo assoluto sul proprio corpo e sulla propria fertilità, trasformando quella che per altri sarebbe stata una debolezza (la possibilità di avere altri figli) in un punto di forza per la sfida sprezzante al nemico. In un’epoca in cui le donne erano spesso merce di scambio o figure passive – conclude Umiliacchi – Caterina ribalta completamente le aspettative, usando il suo corpo e la sua sessualità come arma di sfida e potere, nella sua risposta vi è un grido di resilienza, un rifiuto di piegarsi, che la rende un simbolo potentissimo di forza femminile contro ogni sopruso e violenza. Senza alcun dubbio, un esempio estremamente forte e provocatorio di forza femminile, di autodeterminazione e di resistenza alla violenza e al ricatto, per la sua natura così diretta e potente, si presta a interpretazioni molto significative, specialmente in contesti che mirano a discutere l’empowerment femminile e la lotta contro la violenza di genere“.

L'autore

Fanzinotecario
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Esperto e attento ricercatore dei linguaggi giovanili, in particolare modo il linguaggio veicolato dalla produzione dell'editoria indipendente giovanile, con alle spalle studi di Tecnico Operatore Sociale è da oltre un decennio impegnato nella ricerca, studio e lavoro inerente alla produzione dell'editoria fanzinara nazionale. Filologo e storico delle fanzine italiane è autore di varie pubblicazioni e numerosi articoli, saggi, cronologie e bibliografie diffuse su periodici ufficiali ed amatoriali, riviste specializzate e webzine, un operato che testimonia il suo interesse per lo studio, la ricerca e la documentazione relativa all'universo, agli autori e alla produzione fanzinara. A questi prodotti amatoriali realizzati dal 1977 al 1997 ha dato alle stampe il primo, e finora unico, lavoro di catalogazione pubblicato in Italia. Coordinatore e organizzatore, nonché docente, di workshop, corsi, seminari rivolti al mondo dell’editoria fanzinara italiana, svoltisi con successo in varie città, eventi che hanno sempre riscosso notevole interesse da parte dei partecipanti.

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