“A maggioranza, la Giunta Regionale ha oggi bocciato a maggioranza la richiesta firmata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Rete Civica che proponevano l’istituzione di una commissione di inchiesta e studio sui bilanci delle Ausl in Emilia Romagna“. A dare l’annuncio è il consigliere regionale Luca Pestelli di Fratelli D’Italia, che poi entra nel merito della questione.
“Il problema ha una duplice natura. Da un lato, il deficit del nostro sistema sanitario è in aumento: il bilancio preventivo dell’Ausl Romagna ha previsto per il 2025 un passivo di 200 milioni. La Regione è intervenuta economicamente per compensare i disavanzi delle Ausl, ma questa prassi, per quanto legittima, ci preoccupa, sia perchè è diventata un’operazione strutturale, sia per le proporzioni dell’intervento stesso. Dall’altro lato, il problema è politico. La Regione evita di entrare nel merito degli errori gestionali delle Ausl, perché non ha una reale visione di politica sanitaria. Mancano reali progetti di integrazione tra ospedale e territorio e idee di sviluppo di un sistema sanitario integrato, che coinvolga la comunità degli operatori sanitari nella sua interezza. Così, la politica regionale non riesce ad eliminare quei costi sociali, che poi diventano costi economici, e gravano tanto sulla salute quanto sulle tasche dei cittadini, ad esempio attraverso operazioni come l’ultima manovra di bilancio“.
“In questa ottica – aggiunge Pestelli – la problematica delle liste di attesa viene affrontata solo in ottica prestazionale, la diffusione della telemedicina viene ostacolata con provvedimenti che ne limitano la fruibilità nelle aree periferiche, e la distribuzione del farmaco viene affidata in maniera massiva al canale ospedaliero, rendendo ai cittadini più problematico l’approvvigionamento. Infine, i CAU rispondono ancora esclusivamente a logiche di centralizzazione, che dimenticano i territori e non danno apporti concreti alla medicina d’urgenza, emblema di una politica regionale che moltiplica canali senza creare percorsi in ambito sanitario“.
La nascita di una commissione speciale sarebbe stata molto utile. “Siamo preoccupati per il futuro del sistema sanitario regionale. La Regione si gira dall’altra parte, evitando di riflettere sulle ondate di dimissioni volontarie che colpiscono alcune categorie di operatori sanitari, sui tagli di servizi che hanno colpito la cittadinanza, sulla mancanza di capillarità nell’erogazione di ormai tante prestazioni, mentre ai Direttori Generali vengono erogati ingenti premi di produzione. La nostra sanità di eccellenza, di cui la sinistra si riempie la bocca, è retta esclusivamente da professionisti di eccellenza, non da una visione gestionale d’insieme. La commissione speciale di inchiesta sarebbe servita a fare luce sulla contabilità delle Ausl, e ad analizzare le cause di una problematica che i cittadini sentono quotidianamente sulla loro pelle. Ancora una volta, la sinistra ha fatto ignorato deliberatamente le necessità della gente” conclude Pestelli.