«Il partito Fratelli d’Italia ha presentato due question time per attaccare il PD. Questo è l’indecoroso utilizzo delle sedi istituzionali, ridotte a cassa di risonanza per la propaganda di partito, cui abbiamo assistito nel Consiglio di ieri, quando il capogruppo di FdI Ragni ha posto due domande pleonastiche al vicesindaco Bongiorno, appartenente al suo stesso partito, dando a quest’ultimo il là per attaccare per oltre 10 minuti il Partito Democratico. Presentato come una replica alle puntuali osservazioni della minoranza sui gravi ritardi di tutti i principali cantieri e sulla confusione e la mancanza di progetti in ambito culturale, l’intervento del vicesindaco è degenerato, in assenza di argomenti, in una sterile e nervosa polemica nel corso della quale Bongiorno si è spinto ad accusare il Pd di essere addirittura “sabotatore” del percorso che la città sta facendo per candidarsi a capitale della cultura» è la dura analisi del Gruppo Consiliare del Pd.
«Un attacco davvero singolare, tenuto conto che fin dall’inizio, tanto sulla stampa quanto in sede istituzionale, il nostro Gruppo non ha fatto mancare il proprio contributo propositivo e ha indicato la candidatura come una opportunità da non perdere per la città. Vale inoltre la pena di ricordare che la candidatura vede anche la partecipazione del Comune di Cesena e un forte sostegno da parte della Regione Emilia Romagna, entrambi a guida del Partito democratico. Semmai è la Giunta ad avere, fino ad ora, raccolto ben poco di questa disponibilità alla collaborazione, tanto è vero che, ad oggi, non conosciamo neppure il dossier completo della candidatura. Non si capisce quindi il motivo di tanto livore nei nostri confronti, a fronte di domande concrete sullo stato dei numerosi cantieri culturali in ritardo come il nuovo Auditorium, Palazzo Albertini, Palazzo del Merenda e del caos più generale dei progetti culturali, problemi evidenti la cui soluzione andrebbe solo a rafforzare la credibilità della stessa candidatura di Forlì» insistono i Dem forlivesi.
«Tenuto anche conto che questi ritardi, e i continui spostamenti delle opere, hanno pesanti ripercussioni anche economiche, con un aggravio dei costi nell’ordine di milioni di euro a carico dei cittadini. “Degna” conclusione di questo teatrino sono state le inaccettabili parole pronunciate dal capogruppo di Fdi Ragni nei confronti del capogruppo del Pd: “quando tu parli purtroppo io sono costretto ad ascoltarti”, che oltre a dimostrare la totale chiusura ad ogni dialogo con la minoranza tradiscono un atteggiamento autoritario che non deve trovare spazio in un consesso istituzionale democratico. Per i presenti in Consiglio è stato tanto sconcertante il livore delle parole utilizzato che anche alcuni consiglieri della maggioranza hanno scelto di allontanarsi temporaneamente dall’aula per non prendere parte ad un momento di Politica con la p minuscola a dir poco vergognosa» conclude il PD forlivese.
