statistiche siti
venerdì 17 ottobre 2025
Logo
Forlì

PD, M5S, AVS, RF: “Lavorare per una memoria senza alimentare fratture e divisioni”

Di Staff 4live Leggilo in 4 minuti
Aggiornato: 17 ottobre 2025
PD, M5S, AVS, RF: “Lavorare per una memoria senza alimentare fratture e divisioni”

«Fratelli d’Italia sta chiedendo in molti Comuni l’intitolazione a Sergio Ramelli di strade, piazze ed edifici pubblici. Recentemente la stessa richiesta è stata presentata anche al Comune di Forlì. Sergio Ramelli, attivista del Fronte della Gioventù, fu vittima, il 13 marzo 1975, a Milano, di un drammatico episodio della storia italiana, venendo ucciso a soli 19 anni da militanti di Avanguardia Operaia, organizzazione dell’estrema sinistra, in un tragico esempio di quella violenza ideologica che, purtroppo, ha segnato la storia del nostro Paese durante i cosiddetti Anni di Piombo. La morte di Sergio Ramelli merita cordoglio e rispetto, così come lo meritano, senza distinzione, tutte le vite spezzate dall’odio politico. È bene ricordare che, solo a Milano, oltre a Ramelli, nel giro di due tragici mesi di quel 1975, furono uccisi anche Claudio Varalli (16 aprile), attivista del movimento studentesco assassinato da neofascisti di Avanguardia nazionale, Giannino Zibecchi, travolto da un blindato dei carabinieri durante una manifestazione per l’uccisione di Varalli (17 aprile), e Alberto Brasili, trucidato mentre passeggiava con la fidanzata da appartenenti all’estrema destra, forse per aver rimosso un adesivo elettorale dell’Msi (25 maggio)» si legge in una nota a firma dei gruppi consiliari Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Rinnoviamo Forlì.

«A nostro avviso, se davvero si vuole onorare la memoria di tutte le vittime dell’odio politico di una stagione, gli anni Settanta e Ottanta, importante ma anche estremamente drammatica per il nostro Paese, la soluzione giusta è quella di dedicare una via a tutte le vittime degli Anni di Piombo, in modo tale da evitare strumentalizzazioni e contribuire invece ad aprire una seria riflessione pubblica su quella fase storica e anche sul terrorismo, rosso e nero, che contribuì a insanguinarla. Soprattutto bisogna tenere conto che se la condanna della violenza politica deve essere per tutti un principio imprescindibile e universale, l’intitolazione di una via pubblica ha un valore simbolico molto forte e quindi deve unire la comunità e non dividerla, né può essere mossa da ragioni strumentali e calcoli di parte. La figura di Sergio Ramelli, pur nella tragedia della sua giovane morte, è oggi divenuta, per volontà di specifici ambienti dell’estrema destra, simbolo identitario di quella parte politica che si richiama apertamente all’eredità del fascismo. Ramelli purtroppo è stato strumentalizzato nel tempo da movimenti che non si riconoscono nei valori democratici e costituzionali della nostra Repubblica» continuano i gruppi di minoranza.

«Un chiaro esempio è ciò che è accaduto a Milano il 29 aprile 2025 quando centinaia di appartenenti a Casa Pound, Lealtà e Azione e ad altre sigle dell’estremismo neofascista e neonazista hanno sfilato, nell’anniversario della morte di Ramelli, con fiaccole e torce, davanti a uno striscione nero con scritto “Onore ai camerati caduti”, dando vita al rito fascista del “Presente”, gridato 3 volte alzando il braccio con mano aperta nel saluto fascista. È evidente quindi che l’intitolazione a Forlì di una strada a Ramelli rischierebbe di diventare non un motivo di unione nei valori della democrazia e della condanna della violenza politica ma un’occasione di divisione, che indebolirebbe la condivisione e il senso di comunità, in una città medaglia d’argento al valor militare per la lotta partigiana. Per non parlare del rischio che anche la nostra città diventi teatro di raduni di nostalgici del fascismo e estremisti di destra, di cui certamente Forlì non ha alcun bisogno. Intitolare invece una via a tutte le vittime della violenza politica e del terrorismo degli anni di Piombo rappresenterebbe una proposta inclusiva, come sempre debbono essere le intitolazioni toponomastiche. Inoltre Forlì ha ancora anche molte figure locali da valorizzare di illustri concittadini che si sono impegnati per promuovere e difendere quei valori di pace, democrazia e libertà che sono fondamento della nostra Repubblica, spesso ancora dimenticati dalla toponomastica e che meriterebbero un riconoscimento nella memoria pubblica» concludono i gruppi consiliari Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Rinnoviamo Forlì, Alleanza Verdi e Sinistra.

L'autore

Staff 4live
Staff 4live

Lo Staff comprende tutti i membri di 4live. Attivo fin dalla nascita di 4live (01.07.2011) ha lo scopo di comunicare tutte le informazioni e novità relative al nostro progetto.

Newsletter 4live

Rimani aggiornato con le ultime notizie da Forlì e provincia.

Articoli correlati