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Omaggio al soprano Maria Farneti nel 70° della morte

Di Gabriele Zelli Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 21 ottobre 2025
Omaggio al soprano Maria Farneti nel 70° della morte

Mercoledì 22 ottobre, alle ore 21,00, nella sala del Centro Polifunzionale della Parrocchia San Marco in Varano, in via Firenze 207 a Forlì, Scilla Cristiano, soprano, Pierluigi Di Tella, pianista, eseguiranno un concerto in ricordo del soprano Maria Farneti in occasione del settantesimo anniversario della morte. Filippo Tadolini, regista d’opera, traccerà il profilo della cantante forlivese, mentre Gabriele Zelli, avendo recentemente individuato nella Villa Matalini il luogo dove il soprano visse gli ultimi periodi della sua vita, ricorderà il legame di Maria Farneti con la frazione di San Varano. L’evento è promosso dalla Fondazione Angelo Masini e dal Comitato Pro Forlì Storico-Artistica in collaborazione con il Comune di Forlì. Ingresso libero.

Maria Farneti nacque a Forlì l’8 dicembre 1877 e cominciò giovanissima a studiare canto al Liceo musicale di Pesaro, allora diretto da Pietro Mascagni (1863-1945). Aveva una voce dal timbro dolcemente flautato ed era dotata di un’ottima emissione dalle “profonde vibrazioni emotive”. Per questo la cantante forlivese diede un importantissimo contributo alla storia dell’interpretazione e della vocalità italiana legando il suo nome alle interpretazioni di Iris, Isabeau e Amico Fritz, opere composte da Pietro Mascagni (1863-1945), nonché di Madama Butterfly, La Bohème e Tosca di Giacomo Puccini (1858-1924). I compositori e i direttori d’orchestra videro in lei l’interprete ideale, mai uguale a se stessa e per questo fu molto apprezzata.

Nel 1917 sposò l’avvocato Luigi Riboldi e si ritirò dalle scene passando il resto della sua vita nella sua abitazione nei pressi del lago di Como. Maria Farneti ha inciso numerosi dischi per la Fonotipia nel 1917 e per la Columbia nel 1931, che sono conservati, insieme a molti altri suoi cimeli, in una saletta dedicata alla sua figura nel Museo del Teatro Romagnolo di Palazzo Gaddi.

L'autore

Gabriele Zelli
Gabriele Zelli

Ex sindaco di Dovadola, classe 1953, dal 1978 al 1985 dipendente del Comune di Dovadola. Come volontario in ambito culturale è stato dal 1979 al 1985 responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì e dal 1981 al 1985. Coordinatore del Centro Cinema e Fotografia del Comune di Forlì. Nel giugno 1985 eletto Consigliere comunale e nell'ottobre 1985 nominato Assessore comunale di Forlì con deleghe alla cultura e allo sport. Da quell'anno ha ricoperto per 24 anni consecutivi il ruolo di amministratore dello stesso Comune assolvendo per tre mandati le funzioni di Assessore e per due a quella di Presidente del Consiglio comunale. Dirigente e socio di associazioni culturali, sociali e sportive presenti in città e nel comprensorio. Promotore di iniziative a scopo benefico. E' impegnato a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico di Forlì e della Romagna. A tale scopo dal 1995 ha organizzato una media di oltre 80 appuntamenti annuali, promuovendo anche interventi di recupero del patrimonio architettonico di alcuni edifici importanti o delle loro parti di pregio. Autore di saggi e volumi, collabora con settimanali, riviste locali e romagnole. Dirigente dal 1998 di Legacoop di Forlì-Cesena in qualità di Responsabile del Settore Servizi. Nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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