Proprietari di immobili e alberghi, imprenditori, tecnici e associazioni di categoria. Sono state più di due ore intense e partecipate quelle trascorse in una gremita Sala del Consiglio per confrontarsi sul tema della ricettività per studenti universitari come prospettiva di sviluppo economico e sociale per Castrocaro Terme e Terra del Sole.
In apertura una breve introduzione del sindaco Francesco Billi per illustrare gli indirizzi dell’Amministrazione: “La ricognizione avviata per consentire il cambio di destinazione d’uso delle strutture alberghiere in residenziale o in residenze collettive tocca il tema degli studentati che oggi possono risultare di particolare interesse per la crescita del corso di Medicina a Forlì, per la nostra vicinanza all’Ospedale del capoluogo e per i termini ancora disponibili del bando PNRR specifico. È un’opportunità che merita di essere approfondita, soprattutto se riusciremo a fare rete“.
All’iniziativa è intervenuto il Commissario Nazionale Straordinario per l’Housing Universitario Manuela Manenti, in collegamento dalla Commissione Europea, insieme alla dirigente Francesca Mancini, per chiarire dubbi tecnici e procedure: “Da parte della struttura commissariale c’è la massima attenzione alla realtà di Castrocaro, con particolare riferimento agli alberghi che volessero candidarsi. Il governo raggiungerà gli obiettivi prefissati, ma c’è ancora spazio per aderire. Le pratiche burocratiche sono piuttosto speditive e ci stiamo impegnando per velocizzarle ulteriormente“.
La seconda parte dell’incontro è stata invece condotta da Franco Stella, direttore del corso di Medicina di Forlì, che ha analizzato numeri e necessità dello studentato forlivese: “Le proiezioni ci dicono che nei prossimi anni supereremo le mille iscrizioni, senza contare tutti gli altri soggetti coinvolti nell’attività accademica e professionale. Sono numeri molto interessanti che dimostrano quanto il nostro corso sia attrattivo. Credo che Castrocaro possa attrezzarsi come riferimento residenziale per studenti molto stanziali e che svolgono una parte importante del loro percorso nell’Ospedale forlivese“.