statistiche siti
lunedì 15 settembre 2025
Logo
Sarò Franco

Bella ciao: quieta non movere et mota quietare

Di Franco D'Emilio Leggilo in 3 minuti
Aggiornato: 14 settembre 2025
Bella ciao: quieta non movere et mota quietare

Ieri il mio “Proiettile calibro Bella ciao”, pubblicato su questa testata riguardo all’assassinio di Charles Kirk, giovane leader della nuova destra USA, non è affatto toscanamente “garbato” ai compagnucci della parrocchietta cattopiddinecologista e ai loro chierici pentastellati. Anzi, ha fatto loro girare i santissimi e proferire un po’ di tutto contro la mia persona.

La cosa né mi ha doluto, né mi ha tolto il sonno, ho dormito nella serenità di sempre, senza neppure ricorrere alla conta del pecorume, contro di me insorto. In fondo, giusta o sbagliata, ho solo detto e scritto la mia, altrettanto può dire e scrivere la sua chiunque la pensi diversamente, anche in un confronto critico tra le sue e le mie idee. Le offese, però no, non convengono mai, rivelano solo la pochezza di chi a corto di argomenti plausibili per ribattere. Semplice democrazia, nulla di eccezionale, che dovrebbe risultare ancora più lapalissiana se, magari, ci si riconosce democratici perché prossimi o tesserati del Partito Democratico.

Ma, si sa, la sinistra pretende rigorosamente la coerenza da parte della destra, mai da parte di se stessa. Evidentemente, gli intolleranti e illiberali compagnucci, alcuni dei quali ieri mi hanno degnato delle loro offese, concepiscono la democrazia come una via a senso unico, solamente da loro percorribile, dritti a travolgere chi sia a loro contrario e individui loro macchie e sotterfugi. Mi sovviene nell’occasione un popolare motto latino, in fondo un po’ di latinorum non guasta mai, soprattutto se tuttora molto attuale nel suo contenuto e utile a far battere la lingua sul dolente dente cattopiddinecologista.

“Quieta non movere et mota quietare” ovvero non agitare ciò che è calmo e calma ciò che è agitato: anche di questa saggezza proverbiale la sinistra vorrebbe un’applicazione unilaterale solo a proprio favore: nessuno agiti il suo quieto grigiore e nessuno scopra, evidenzi tutto il suo gran casino interno e interiore, comunque brillantemente contraddittorio. Ad ogni modo rassicuro chi da sinistra mi offende per il mio “Proiettile calibro Bella ciao”, in caso di replica io uso solo munizioni a salve, al massimo cartucce caricate a sale contro il fondoschiena di chi, da tempo, ladro in fuga dal buon frutteto della storia: un po’ di fastidioso pizzicore che però, capisco, fa tanto rosicare. Nulla di più.

Franco D’Emilio

L'autore

Franco D'Emilio
Franco D'Emilio

Origini toscane, ma forlivese d’adozione dal 1986, per 38 anni funzionario scientifico del Ministero della cultura nel settore degli archivi, biblioteche e dei beni artistici, storici. Curatore di numerose mostre storico-documentarie d’iniziativa pubblica e/o privata. Autore di pubblicazioni prevalentemente sulla storia italiana contemporanea. Collaboratore di testate giornalistiche ed agenzie di stampa, locali o nazionali.

Newsletter 4live

Rimani aggiornato con le ultime notizie da Forlì e provincia.

Articoli correlati