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Ausl passivo di 37 milioni ma 37.000 euro di premio al direttore. Pestelli: «Ma come è possibile?»

Di Staff 4live Leggilo in 3 minuti
Aggiornato: 8 settembre 2025
Ausl passivo di 37 milioni ma 37.000 euro di premio al direttore. Pestelli: «Ma come è possibile?»

Il bilancio di esercizio relativo all’anno 2024 presentato dall’Azienda Usl Romagna ha riportato un passivo superiore alla somma di 37 milioni di euro e il bilancio preventivo relativo all’anno 2025 ha ipotizzato una perdita di oltre 200 milioni di euro. Nonostante questo, l’Azienda Usl della Romagna ha recepito la disposizione della Giunta Regionale attraverso la determinazione del 26 agosto, in forza della quale ha erogato premi di risultato ai propri dirigenti per un importo complessivo di € 96.997,31, di cui € 37.306,67 in favore del direttore generale Tiziano Carradori“. A denunciare il fatto è il consigliere regionale FdI Luca Pestelli, pronto a depositare una interrogazione che analizza lucidamente i problemi in essere.

L’Azienda Usl della Romagna sta perseverando in politiche di accentramento dei servizi, che vengono irrimediabilmente allontanati dai cittadini – spiega il rappresentante di Fratelli d’Italia -. In capo alle politiche aziendali, difettano visioni concrete di integrazione tra ospedale e territorio e di sviluppo di un sistema che coinvolga realmente la comunità degli operatori sanitari nel suo complesso. I cittadini sono pertanto costretti a confrontarsi quotidianamente con problematiche relative a liste d’attesa difficilmente accessibili, riduzioni di servizi, quali ad esempio la negazione della figura dell’infermiere a bordo di alcune ambulanze, e gli scarsi investimenti nelle procedure riabilitative in favore di anziani e disabili, maggiori complicazioni nell’approvvigionamento di farmaci, a causa dell’utilizzo massivo, da parte dell’Ausl, del canale della distribuzione diretta, che rende la distribuzione meno capillare“.

In più – prosegue Pestelli – attraverso l’ultima manovra di bilancio varata dalla Giunta Regionale, sono stati richiesti ai cittadini emiliano-romagnoli ingenti sacrifici economici, alcuni dei quali anche relativi al tema della salute, come l’imposizione del cosiddetto ticket farmaceutico. Non a caso, la stessa Azienda Usl della Romagna ha recentemente avviato una massiccia campagna di recupero crediti relativi a ticket sanitari nei confronti dei residenti. E non è un caso che il ritardo di anni con cui molti cittadini sono stati raggiunti dalle richieste di pagamento abbia fatto apparire questa operazione come tardiva e vessatoria: è stato infatti sostanzialmente negato ai cittadini, a causa del lungo tempo trascorso tra le prestazioni e le comunicazioni ricevute, il diritto di poter produrre documentazione a propria difesa“.

Neanche il personale medico e infermieristico è esente da conseguenze negative dovute ad incapacità amministrativa e organizzativa: “A loro vengono quotidianamente imposti sacrifici relativi a turni di lavoro e non sempre gli straordinari risultano adeguatamente riconosciuti e le rispettive professionalità opportunamente valorizzate. Inoltre, ormai da tempo l’Azienda limita le nuove assunzioni, che sarebbero al contrario necessarie per una corretta integrazione e definizione dell’organico“.

Su queste basi – chiosa Pestelli – noi di Fratelli d’Italia vogliamo sapere dalla Giunta Regionale in base a quali criteri siano stati erogate le retribuzioni di risultato in favore della dirigenza dell’Azienda Usl della Romagna, quali fossero gli obiettivi di risultato determinati per l’erogazione dei premi stessi, e se condivide l’opportunità dell’erogazione del premio in questo momento storico, sulla base di quanto sopra premesso e considerato“.

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