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Attacco hacker al Comune. Rinnoviamo Forlì: «La sicurezza informatica è importante»

Di Staff 4live Leggilo in 3 minuti
Aggiornato: 24 settembre 2025
Attacco hacker al Comune. Rinnoviamo Forlì: «La sicurezza informatica è importante»

Alcuni giorni fa (ed è tuttora in corso un’analisi approfondita che ha di fatto bloccato l’accesso Internet) il Comune di Forlì ha subito un accesso non autorizzato ai propri sistemi informatici e alcuni servizi digitali sono stati interrotti per consentire le verifiche di sicurezza. «L’episodio solleva dubbi sulla capacità dell’ente di proteggere i dati sensibili di cittadini e imprese e di garantire la continuità di servizi essenziali, dai socio-assistenziali agli scolastici e urbanistici. Il caso si inserisce in un quadro nazionale già allarmante. Dal Rapporto 2025 dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica (Clusit) emerge infatti un incremento costante del cybercrime, con attacchi aumentati del 15.2% in Italia, con attacchi sempre più mirati a vulnerabilità delle infrastrutture critiche e una crescita del fenomeno ransomware. Il settore pubblico è ormai un bersaglio privilegiato e l’episodio di ieri dimostra quanto anche la nostra città sia esposta. A fronte di questi dati allarmanti e del recente attacco subito dal Comune di Forlì, è naturale chiedersi come la nostra Amministrazione abbia intenzione di tutelare i dati sensibili dei suoi cittadini e delle sue imprese e rispondere ai requisiti della Direttiva europea NIS2 per la sicurezza dei dati informatici» si legge in una nota di Rinnoviamo Forlì.

«La Direttiva NIS2 si applica a tutti i Comuni sopra i 100mila abitanti -come Forlì- che devono porre in essere tutte le misure tecniche, operative e organizzative adeguate e proporzionate alla gestione dei rischi posti alla sicurezza dei sistemi informativi e di rete entro ottobre 2026. Questo attacco dimostra l’inefficienza degli attuali sistemi e la necessità di disporre le opere necessarie alla messa in sicurezza del nostro Comune. È il momento che anche il Comune di Forlì compia un salto di qualità sulla cybersecurity e sull’innovazione digitale. Oggi esistono strumenti concreti a disposizione delle amministrazioni: la creazione di un Security Operation Center (SOC), programmi di formazione per i dipendenti sull’uso sicuro delle tecnologie e regolari test di vulnerabilità sono azioni realizzabili e già intraprese con successo da molti enti locali» continua la lista di minoranza RF.

«Forlì ha perso l’occasione di intercettare i fondi Pnrr dedicati alla sicurezza informatica, ma può ancora accedere ai Fondi per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza e per la gestione della cybersicurezza gestiti dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) qualora vengano rifinanziati con la prossima legge di bilancio. Si tratta di una possibilità importante per potenziare la protezione dei dati e garantire la continuità dei servizi digitali per cittadini e imprese. Investire in questo settore significa rafforzare la fiducia nella pubblica amministrazione e tutelare servizi essenziali – dai socio-assistenziali agli scolastici e urbanistici – che oggi si basano in larga misura su sistemi informatici. La sfida è chiara: trasformare la sicurezza digitale in una priorità strategica, cogliendo le opportunità di finanziamento ancora disponibili e mettendo in campo competenze e visione. Forlì può e deve recuperare terreno, scegliendo la strada dell’innovazione responsabile e della tutela concreta dei suoi cittadini» conclude la lista civica Rinnoviamo Forlì.

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