«Alla campagna di sensibilizzazione civica dal titolo “Ci sono tanti modi di amare Forlì” lanciata dalla Giunta Zattini, vorrei aggiungere il mio punto di osservazione, così da rendere consapevoli gli attuali amministratori di quali siano alcuni interventi urgenti, (muovendosi dal centro alle periferie della città la situazione è la medesima), per dimostrare che Forlì la si ama davvero. Chi amministra la città dia il buon esempio per primi, su quello che per urgenza e decenza, si deve fare. Sono passati oltre 7 mesi dalla mia denuncia sullo stato di abbandono di alcuni parchi cittadini che erano stati alluvionati a maggio del 2023. Stamane ho compiuto l’ennesimo sopralluogo a partire dal Parco Monsignor Rolla di via Salinatore. Tutto è ancora immutato, le panchine divelte dall’acqua di oltre due anni fa, totale degrado e incuria. Si dovrebbe imporre una chiusura per inagibilità o quantomeno dovrebbe essere apposto un cartello con indicazioni di pericolo alla sua fruibilità, viste le condizioni di abbandono di panchine e residui di cemento. Invece i cancelli sono aperti giorno e notte permettendo ai malintenzionati di bivaccare e di lasciare montagne di rifiuti» è il commento della consigliera del Partito Democratico Elisa Massa.
«Questi ultimi li si trova dappertutto, anche nella scarpata che da viale Salinatore degrada verso il percorso ciclo-pedonale sul Fiume Montone, proprio davanti alla Fabbrica delle Candele. Rifiuti di ogni genere, oramai ricoperti da vegetazione. Non è da meno il sottopasso di Via salinatore che porta sul corso Garibaldi, stamane l’ho percorso a piedi. I componenti della Giunta Zattini lo hanno mai percorso? Sporcizia e scritte sui muri, deiezioni e incuria. Proseguendo lungo la via Firenze in direzione Castrocaro Terme, subito dopo la curva “dei Rosetti” uno stato pietoso di negligenza del Canale con vegetazione incontrollata e arbusti che ostruiscono la visuale e, potenzialmente, anche il passaggio con un rischio per la sicurezza stradale. Il regolamento comunale del verde pubblico e privato stabilisce le responsabilità dei proprietari e gestori di aree verdi, inclusi i canali. In particolare, l’articolo 3 evidenzia che la manutenzione delle aree verdi è a carico dei soggetti aventi titolo, ovvero proprietari, gestori o manutentori autorizzati. Dunque, il Comune di Forlì, deve pretendere che il gestore del canale faccia un’adeguata manutenzione, anche per agire sugli animali infestanti, nutrie, ratti e altro che proliferano nel canale suddetto» argomenta la Dem forlivese.
«Ricordo all’Amministrazione che qualora il privato non adempia ai propri obblighi, il sindaco può emettere un’ordinanza per imporre la manutenzione necessaria; non è più possibile affidarsi alla speranza che i frontisti del canale, sempre più arrabbiati e delusi, intervengano a proprie spese per bonificarlo e ripulirlo. Nei pressi di Villa Saffi la vegetazione del canale è talmente alta da ricoprire il guardrail, con alberi rotti e canneto. Infine, percorrendo il tratto di pista ciclabile che lungo la via Firenze porta fino all’incrocio con via del Partigiano, anche questa in stato di abbandono con arbusti che hanno invaso la carreggiata ciclo-pedonale e che ne impediscono l’utilizzo, si giunge alla curva di via Ossi, subito dopo il cimitero di San Varano, una vera vergogna oltre che un pericolo per chi vi transita. I fili dell’impianto luminoso, non più attivo da anni, che penzolano dalle centraline, gli arbusti che hanno invaso i cartelli e che non sono più visibili. Tale strada viene molto utilizzata tra l’altro per l’accesso all’Ospedale Morgagni–Pierantoni dalla parte Ovest della città e in futuro sarà a servizio della Nuova casa Circondariale, i cui lavori stanno avanzando, ma di certo non la viabilità limitrofa e i suoi servizi» conclude Elisa Massa.