«A prima vista questa potrebbe sembrare un’iniziativa lodevole del Comune di Forlì: una campagna di sensibilizzazione per prendersi cura della città. Peccato che basti alzare lo sguardo per accorgersi della contraddizione. Ci invitano a tenere pulite strade e marciapiedi dalle deiezioni dei cani, a usare il posacenere invece di gettare i mozziconi per terra. Giustissimo. Ma poi? Aiuole invase dall’erba alta, bordi strada abbandonati, parchi pubblici ridotti a uno stato di degrado che non ha scuse. Non è colpa dei cittadini, è colpa di un’Amministrazione comunale che non fa il suo lavoro. Un esempio su tutti: il giardino Rolla, a due passi da Porta Schiavonia, lasciato nell’incuria più totale» è l’attacco di Pierluigi De Carolis del Movimento 5 Stelle Forlì.
«E i cantieri? Spuntano all’improvviso, disordinati, senza alcun coordinamento con la cittadinanza. Creano solo disagio, e infatti sui social non si contano gli sfoghi dei cittadini infuriati. È questo il rispetto promesso? Vogliamo parlare della raccolta rifiuti in centro storico? O della totale assenza di nuovi alberi e spazi verdi? Sarebbe un capitolo infinito. Poi c’è la chicca: l’uso corretto del monopattino. Facile dirlo, meno facile provarci davvero. Chi ha mai percorso le piste ciclabili di via Campo di Marte senza temere per la propria sicurezza? E chi ha il coraggio di andare a lavorare a Villa Selva in bici o monopattino, dove la pista ciclabile semplicemente non esiste? Ogni giorno decine di lavoratori lo fanno, mettendo a rischio la propria vita» insiste il pentastellato.
«Questa campagna è uno scaricabarile. Sposta l’attenzione sulle responsabilità dei cittadini, mentre il Comune dovrebbe prendersi carico dei loro tanti problemi irrisolti. Vicesindaco Bongiorno, i suoi modi pacati e i toni concilianti non bastano. Può anche aver fatto il compitino, ma Forlì merita ben altro. Servono idee nuove, strategie serie, professionisti competenti, e in città ce ne sono tanti. Serve qualcuno capace di guardare avanti e proiettare Forlì nel futuro. E invece? Ci proponete di non gettare la cicca per terra. Ecco, questo è troppo poco. Questo non ci basta» conclude De Carolis.