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Zelli: «Non è vero che la presenza di Dante a Forlì è stata dimenticata»

Di Gabriele Zelli Leggilo in 2 minuti
Aggiornato: 11 luglio 2025
Zelli: «Non è vero che la presenza di Dante a Forlì è stata dimenticata»

Apprendo con piacere che le amiche e gli amici dell’Associazione Metropolis hanno partecipato ai tavoli tematici per portare il loro fondamentale contributo alla candidatura di Forlì come Capitale Italiana della Cultura 2028. Tuttavia, nel tentativo di dare visibilità a questo insostituibile impegno, sono incorsi in una sgradevole inesattezza. In quella sede hanno infatti “rilanciato la proposta di evidenziare come merita, in ambito nazionale, il passaggio di Dante Alighieri a Forlì”, sottolineando che si tratta di “una presenza più volte dimenticata dalle guide storico/culturali regionali”.

A parte il fatto che non è chiaro a quali “guide storico/culturali regionali” si riferiscano, mi preme sottolineare – in qualità di coautore delle seguenti pubblicazioni: Forlì. Guida alla città (2012), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021) – che in questi volumi la presenza di Dante a Forlì è stata ampiamente documentata.

Si tratta di libri che hanno avuto, e continuano ad avere, un notevole seguito: sono stati messi a disposizione delle scuole, hanno generato decine e decine di visite guidate, sono stati utilizzati da Pro Loco e associazioni, e hanno dato vita a numerose iniziative sul territorio. È bene anche ricordare che tutto questo lavoro è stato realizzato senza alcun sostegno, né pubblico né privato, e che non è mai stato chiesto.

Qualcuno potrebbe ritenere che questo impegno editoriale e divulgativo sia privo di valore scientifico o storico. Se così fosse, lo si dica apertamente: per quanto mi riguarda, sarebbe uno stimolo a studiare ancora di più, e meglio, la storia di Forlì. Magari anche insieme alle amiche e agli amici dell’Associazione Metropolis.

Gabriele Zelli

L'autore

Gabriele Zelli
Gabriele Zelli

Ex sindaco di Dovadola, classe 1953, dal 1978 al 1985 dipendente del Comune di Dovadola. Come volontario in ambito culturale è stato dal 1979 al 1985 responsabile della programmazione del Cinema Saffi e dell'Arena Eliseo di Forlì e dal 1981 al 1985. Coordinatore del Centro Cinema e Fotografia del Comune di Forlì. Nel giugno 1985 eletto Consigliere comunale e nell'ottobre 1985 nominato Assessore comunale di Forlì con deleghe alla cultura e allo sport. Da quell'anno ha ricoperto per 24 anni consecutivi il ruolo di amministratore dello stesso Comune assolvendo per tre mandati le funzioni di Assessore e per due a quella di Presidente del Consiglio comunale. Dirigente e socio di associazioni culturali, sociali e sportive presenti in città e nel comprensorio. Promotore di iniziative a scopo benefico. E' impegnato a valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico di Forlì e della Romagna. A tale scopo dal 1995 ha organizzato una media di oltre 80 appuntamenti annuali, promuovendo anche interventi di recupero del patrimonio architettonico di alcuni edifici importanti o delle loro parti di pregio. Autore di saggi e volumi, collabora con settimanali, riviste locali e romagnole. Dirigente dal 1998 di Legacoop di Forlì-Cesena in qualità di Responsabile del Settore Servizi. Nel 1997 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

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