statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 2 minuti

Zanella: «Non c’è più tempo, salvare i beni archivistici e librari danneggiati dall’alluvione»

img of Zanella: «Non c’è più tempo, salvare i beni archivistici e librari danneggiati dall’alluvione»
Ultimo aggiornamento:

Non c’è più tempo, Giuli si muova: con una nuova interrogazione torno a sollecitare con forza l’intervento immediato del Ministro della Cultura affinché affronti la drammatica situazione dell’archivio comunale di Forlì e degli altri siti culturali colpiti dall’alluvione del maggio 2023”.
Ad affermarlo è Luana Zanella, capogruppo Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera dei Deputati, che prosegue.

La violenta alluvione causò danni incalcolabili in Romagna: oltre alle vittime e alla devastazione di abitazioni e posti di lavoro, sono stati gravemente compromessi anche numerosi archivi e biblioteche. In totale, 32 siti culturali sono stati sommersi dal fango, con gravi ripercussioni sui beni archivistici e librari. Tra i luoghi più colpiti ci sono l’archivio comunale di Forlì e l’antica biblioteca del seminario vescovile, che custodivano migliaia di metri lineari di documenti storici, incunaboli, cinquecentine e volumi di inestimabile valore. Molti di questi materiali sono purtroppo andati irrimediabilmente perduti. Nonostante una straordinaria azione di salvataggio, portata avanti da funzionari del Ministero, volontari, carabinieri del nucleo speciale, vigili del fuoco e protezione civile, che ha permesso il recupero di oltre 50.000 volumi, a oggi non risultano stanziamenti adeguati né progetti concreti per il recupero e la tutela dei beni danneggiati” continua la parlamentare di AVS.

Il segretariato regionale del Ministero aveva avviato iniziative importanti, tra cui la creazione di un deposito-laboratorio di restauro a Cesena, ma queste misure sono state interrotte o cancellate nell’ambito della recente ristrutturazione ministeriale. Alla luce della gravità della situazione chiedo al Ministro: di garantire finanziamenti adeguati e tempestivi per il recupero, restauro e conservazione dei beni colpiti, di riattivare e potenziare strutture e laboratori dedicati alla tutela dei materiali archivistici e librari, di assicurare la disponibilità dei locali refrigerati dove oggi sono conservati i volumi salvati, impedendo che siano liberati per esigenze produttive di soggetti privati senza soluzioni alternative. La salvaguardia del nostro patrimonio culturale è un dovere imprescindibile dello Stato, a tutela della memoria storica e identitaria del territorio” conclude Zanella.