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Insetti alieni. Coldiretti: “Allarme per l’agricoltura, servono risposte efficaci e immediate”

L’agricoltura di Forlì-Cesena è sempre più sotto attacco da parte degli insetti alieni e parassiti provenienti da altri continenti, il cui impatto è aggravato dal cambiamento climatico e da una normativa europea ancora troppo frammentata e inadeguata. Anche il nostro territorio, con un’economia agricola fondata su frutteti, ortaggi, vite, olivo e cereali, è vittima ogni anno dell’aggressione di specie infestanti come la cimice asiatica e delle ricorrenti invasioni di cavallette, che colpiscono in modo particolare le aree collinari di Forlì, Cesena, Meldola, Civitella di Romagna, Mercato Saraceno e Sarsina.
“La crisi delle cavallette si ripresenta ogni estate con effetti devastanti sulle colture cerealicole e foraggere delle nostre colline – dichiara Massimiliano Bernabini presidente di Coldiretti Forlì-Cesena – a cui si aggiunge la presenza ormai strutturale della cimice asiatica, che continua a danneggiare frutta e ortaggi, mettendo a dura prova le imprese agricole. È inaccettabile che le nostre aziende debbano affrontare queste emergenze senza strumenti adeguati. L’Europa deve armonizzare le regole e riconoscere una volta per tutte la gravità del problema”.
Il fenomeno degli insetti alieni, tra cui Popillia japonica, Drosophila suzukii, cinipide galligeno, bostrico tipografo, punteruolo rosso, coleottero africano e calabrone asiatico, provoca in Italia danni per oltre un miliardo di euro l’anno, secondo i dati Coldiretti. L’assenza di una strategia europea efficace e l’eliminazione di numerosi prodotti fitosanitari senza alternative concrete stanno lasciando gli agricoltori disarmati di fronte a un’emergenza sempre più strutturale.
Alessandro Corsini direttore di Coldiretti Forlì-Cesena, sottolinea: “Le nostre imprese sono schiacciate da una doppia pressione: da un lato l’invasione degli insetti alieni, dall’altro una burocrazia che impedisce l’uso tempestivo ed efficace di strumenti di difesa. Le normative europee devono essere rese finalmente coerenti e automatiche all’interno delle stesse zone agroclimatiche, altrimenti resteremo vittime di un sistema bloccato e inefficiente. Serve urgentemente una procedura zonale armonizzata che eviti inutili duplicazioni nazionali”.
Coldiretti Forlì-Cesena si unisce all’appello lanciato a Bruxelles dalla confederazione nazionale insieme alle altre organizzazioni agricole, per chiedere al Commissario europeo all’Agricoltura e al Commissario alla Salute l’adozione immediata di regole comuni, efficaci e rapide, capaci di difendere realmente le imprese agricole.
“Senza un cambio di rotta concreto – concludono Bernabini e Corsini – il nostro settore ortofrutticolo e cerealicolo rischia un crollo della competitività, aggravando la dipendenza da importazioni estere e compromettendo il presidio del territorio rurale. Non c’è più tempo da perdere: l’agricoltura non può restare prigioniera della burocrazia mentre i campi vengono devastati”.