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Cooperazione internazionale, la regione premia il Comune di Forlì

Ancora aiuti ai territori ucraini e palestinesi dal Comune di Forlì, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. L’ente di viale Aldo Moro, infatti, ha recentemente approvato la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento regionale relativamente al bando di cooperazione internazionale ambito “emergenza” per i territori ucraini e palestinesi.
Al primo posto tra i progetti selezionati per l’Ucraina quello presentato dal Comune di Forlì, in partenariato con il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo e altri partner locali tra cui anche il Comune di Bagnacavallo. Il contributo regionale ammonterà a poco più di € 66.500 e coprirà al 100% i costi del progetto: “Una pizza per sperare – pizzeria mobile per il sostegno alle comunità colpite dalla guerra”, che ha come obiettivo sostenere la resilienza delle comunità ucraine in particolare nelle regioni di Kharkiv e Ivano Frankisk. Si prevede l’attivazione di un track food che porterà nelle zone di conflitto più periferiche e isolate, il sollievo di un cibo nutriente e che chiama amicizia: la pizza, utilizzandolo come pretesto per poter distribuire gratuitamente anche farmaci, alimenti, formazione sulle mine antiuomo e sostegno psicologico alle popolazioni ormai stremate dal conflitto bellico.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo risultato – commenta l’assessore alle Politiche Internazionali Kevin Bravi – le risorse della Regione sono la testimonianza di come in questi anni il Comune di Forlì abbia rafforzato, con progetti concreti, la propria vocazione alla solidarietà e alla cooperazione internazionale, con un’attenzione particolare alle persone più fragili e vittime del conflitto”.
Anche sul fronte Palestina il Comune di Forlì ha visto il primo posto nella graduatoria dei finanziamenti regionali, grazie al progetto presentato da AVSI e di cui l’Amministrazione comunale è coinvolta in quanto partner. Il finanziamento per tale progetto ammonta a circa € 97.300, coprendo nuovamente il 100% dei costi, e renderà possibile portare sostegno psico-socioeducativo ai minori e operatori della zona di Nablus e dei campi di Jenin. Sarà prestato supporto educativo e assistenza per individui con disabilità, promuovendo benessere a lungo termine.