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Centenario di Predappio: creata la monumentale opera di cartone

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La monumentale struttura di cartone che celebra il centenario della fondazione di Predappio campeggia in Piazza Garibaldi da ieri sabato 19 luglio. L’impatto visivo dell’opera, realizzata in scala 1:1 come riproduzione di una sezione delle arcate della piazza stessa, nella versione architettonica originaria, è dirompente. L’attività di assemblaggio è iniziata dopo aver trasportato tutti i moduli predisposti durante gli atelier. Questa grande opera collettiva è stata guidata dall’artista francese Olivier Grossetête, affiancato dai collaboratori Jean-Marie Bergey ed Emilie Larrue.

L’adesione della comunità ha permesso una conclusione dei lavori nei tempi previsti, nonostante le due ore di pausa a metà giornata dettate anche dall’innalzarsi delle temperature. Armati di scotch e di tanta voglia di cooperare per realizzare l’opera d’arte partecipativa, i tantissimi intervenuti si sono dati manforte per unire e fissare con il nastro adesivo le varie forme di cartone assemblate nel corso dei laboratori. L’edificazione della struttura è partita dalla cima ed è proseguita con l’aggiunta progressiva di tutte le sezioni inferiori. E ogni sollevamento del gigantesco manufatto, seguito dall’inserimento del piano sottostante, è stato accompagnato dagli applausi degli osservatori presenti.

Per conseguire questo risultato sono serviti 11,8 quintali di cartone, 264 rotoli di scotch da 100 metri l’uno, la forza delle braccia e il desiderio di fare un’esperienza comunitaria fuori dall’ordinario per elevare una struttura alta 11 metri e larga 18.50 metri. “Una bellissima opportunità di socializzazione che ha contribuito ad unire il paese”: così la definiscono alcuni partecipanti. “Un’occasione che ha permesso di mettere insieme persone di età diverse, solitamente non abituate a interagire”, dicono altri. Tanti affermano di aver provato “una forte emozione nel veder crescere il progetto artistico da una scatola di cartone schiacciata fino ad una vera e propria opera ingegneristica”.

Soddisfatto anche l’artista Olivier Grossetête, che ha diretto le operazioni di assemblaggio dando consigli e impartendo istruzioni al megafono: “Abbiamo concluso la costruzione in tempi rapidi, cioè 6 ore e mezza, grazie anche al buon lavoro di preparazione effettuato. Il risultato mi piace molto! Le persone si sono lasciate coinvolgere: siamo partiti in mattinata con un gruppo ristretto e molto motivato; via via tanti altri si sono uniti ed è stato davvero bello”.

Nella giornata di domenica 20 luglio, alle ore 18,00, avverrà il rito di demolizione dell’opera: “Le persone – conclude l’artista – sanno fin dall’inizio che si tratta di un oggetto effimero: può crollare con la pioggia, lo scotch può deteriorarsi con il caldo e il peso della struttura pian piano la farebbe collassare. Per me quello che importa maggiormente non è la costruzione finale, perché il vero valore sta nel percorso. Nel periodo attuale, ci sono molti fattori che concorrono a separare le persone. Invece questo progetto avvicina la gente per costruire qualcosa di diverso. È il mio modo per contribuire a plasmare un mondo migliore. Nell’atto di distruggere la struttura, porteremo il nostro focus proprio sul processo, che è l’elemento centrale. In quel frangente tante emozioni diverse emergeranno simultaneamente”.

All’edificazione dell’architettura è seguita una grande festa in Piazza Garibaldi con la musica della band “The Pushovers”, l’offerta gastronomica del Gruppo Amici di Alfredo, i drink e il cocomero messi a disposizione dall’Avis Comunale di Predappio. Anche domenica 20 luglio, a conclusione dell’esperienza, si potrà restare in Piazza Garibaldi e assaggiare la proposta culinaria del Gruppo “Amici di Alfredo” e dell’ASD San Savino. La partecipazione alla demolizione dell’opera è libera e gratuita.