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Ascom: “Ora almeno un presidente forlivese alla Camera di Commercio”

Fabrizio Landi, ex segretario del Pd cesenate, presidente di Romagna Acque. L’ex assessore regionale, cervese di origine, chiamato a ricoprire analogo incarico a Start Romagna. Massimo Bulbi, ex sindaco di Roncofreddo, ex presidente della Provincia ed ex consigliere regionale Pd, consigliere di Acer Forlì-Cesena. Senza dimenticare l’ex vicesindaco di Cesena (sempre espressione dei Dem), Carlo Battistini, dal 2022 alla guida della Camera di Commercio della Romagna.
“La prima domanda che ci poniamo – dice Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio – è dov’è finita la classe politica forlivese. Le recenti nomine dimostrano che a dare le carte è ancora il Pd – e dire che a Forlì, per esempio la maggioranza è di centrodestra – e che gli assi nella manica li abbiano gli altri territori“.
Uno squilibrio territoriale che, questo auspica Zattini, “spero non debba penalizzare il nostro territorio, viste le logiche e i meccanismi che ben conosciamo. Lo abbiamo visto, in un’altra epoca politico-amministrativa, con l’aeroporto Ridolfi, penalizzato da Bologna e Rimini: non vorremmo che la situazione si ripetesse anche con le società che abbiamo citato“. Il direttore di Ascom nota poi un elemento oggettivo: “Chi è stato chiamato a ricoprire incarichi di vertice in queste società ha una chiara appartenenza politica ed era di fatto in cerca di un lavoro. Funziona così da tempo e non ce ne stupiamo. L’evidenza è che gli esponenti politici cittadini pesino meno di altri“.
Visto che è in programma il rinnovo degli organi della Camera di Commercio, a cominciare dalla presidenza, Zattini prende la palla al balzo: “Potrebbe essere l’occasione giusta perché la politica del nostro territorio ritrovi unità, così da portare alla presidenza un forlivese. L’attuale presidente, Battistini, per quanto ci riguarda non è ricandidabile, alla luce delle politiche deficitarie di questi anni. Un presidente forlivese sarebbe un segnale importante per il territorio“.