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Ronchi: «Parchi alluvionati di via Scaldarancio e Mons Rolla nel degrado totale»

«Mentre avanzano i devastanti ed inutili lavori nel fossato della rocca di Ravaldino che portano asfalto su un bene tutelato, non procedono affatto quelli ripetutamente promessi come imminenti dall’amministrazione per aree verdi alluvionate oltre 2 anni fa. Altri due parchi urbani giacciono nel totale degrado, dopo lo scandalo del Parco Franco Agosto, finora lasciato sostanzialmente com’era nonostante la generosità di La7 che gli aveva destinato 500.000 euro, senza che il Comune ne progettasse il recupero. Il progetto del parco urbano è stato tardivamente affidato a Consip, del tutto incompetente nella realizzazione di parchi urbani. Strutture di gioco per i ragazzi devastate dall’alluvione e da allora recintate, con ancora il fango ben visibile nelle loro piattaforme in mezzo all’erba lasciata altissima nel parco “Ragazzi del 99” in via Scaldarancio, cumuli di rifiuti, panchine danneggiate, bottiglie e siringhe sono il biglietto da visita del parco “Mons. Rolla” su via Salinatore» è l’analisi di Alessandro Ronchi dei Verdi di FC.
Anche questi due parchi erano stati destinatari di generose donazioni di cittadini e imprese: ben 40.000 euro sono stati donati al Comune di Forlì per il ripristino e il miglioramento di ciascuna delle 2 aree verdi. «E mentre i soldi giacciono inutilizzati nelle casse del Comune l’amministrazione, per bocca dell’assessore al ramo, si affanna a promettere come imminente l’avvio dei lavori. Le ultime dichiarazioni in tal senso risalgono al settembre del 2024, quasi un anno fa, e da allora non se ne sa più nulla. Mentre la città aspetta quegli interventi, doverosi e necessari, sono tralasciati in favore di altre opere che invece di migliorare il nostro patrimonio storico lo compromettono. Come tutti sanno il degrado e l’abbandono chiamano ulteriore degrado e diventa sempre più difficile recuperare per la città gli spazi diventati una specie di terra di nessuno per scorribande e atti di vandalismo, e ciò rende ancora più inaccettabile i ritardi del Comune» insiste Ronchi.
«Perdere tutto questo tempo è uno spreco doppio: non solo perché priva i cittadini di un bene per tempi sempre più lunghi anche a causa della difficoltà di ripristinare spazi di socialità dopo che sono stati compromessi, ma anche perché i progetti vengono portati avanti senza essere discussi pubblicamente, confrontandosi con chi deve utilizzarli. Il risultato si vede ad esempio nella cementificazione e asfaltatura del fossato della Rocca, un bene che invece andava tutelato» conclude Alessandro Ronchi dei Verdi Forlì.