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Rischio idrogeologico. Buonguerrieri: «In Emilia-Romagna risorse stanziate ma non utilizzate»

“L’impegno del governo non basta, se la Regione non fa la sua parte”. A seguito dell’audizione del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico, il deputato FDI e componente della commissione Alice Buonguerrieri ha ribadito le responsabilità della amministrazione regionale emiliano – romagnola rispetto alle tragiche conseguenze delle alluvioni sul territorio.
“L’Emilia-Romagna è esempio negativo a livello nazionale. La pianificazione miope, come evidenziano i dati sulla cementificazione del suolo, inchiodano la sinistra alle sue responsabilità: basti pensare che, secondo quanto riportato nel Rapporto ISPRA 2023, in Emilia–Romagna la superficie urbanizzata è dell’8,9%, un dato superiore alla media nazionale, che si attesta al 7,2%. L’Emilia-Romagna si colloca dunque al di sopra della media italiana di circa 1,7 punti percentuali ed è la quarta Regione per incremento annuo di suolo consumato nel 2022-2023. Alcune province, poi, superano nettamente la soglia regionale: Ravenna, Bologna, Modena e Reggio Emilia presentano i valori più elevati di copertura artificiale” aggiunge Buonguerrieri.
“Ma il fatto ancora più grave è stato ed è l’incapacità della Regione di utilizzare le risorse stanziate dal governo. Dal 2015, solo a favore dell’Emilia-Romagna, sono state destinate risorse per oltre 1 miliardo di euro, alle quali vanno aggiunti quasi 380 milioni di euro di risorse del Fondo di solidarietà dell’Unione Europea. Dalle verifiche condotte sul sistema di monitoraggio delle opere pubbliche BDAP–MOP, per gli interventi che presentano un CUP sulla piattaforma ReNDiS, emerge però che degli stanziamenti di cui sopra sono stati effettivamente spesi circa 267 milioni, pari a poco più del 25% del totale finanziato alla Regione Emilia-Romagna” insiste la deputata di FdI.
“L’impegno del governo per le alluvioni che hanno colpito la nostra Regione è straordinario – chiosa Buonguerrieri – ma se la Regione non fa la sua parte sarà pressoché inutile ogni sforzo: è inaccettabile che milioni di euro restino fermi mentre il territorio frana, si allaga e si sgretola, così come è inaccettabile che si gridi al cambiamento climatico ma non si faccia nulla per contrastarne le conseguenze. Chiare sono le responsabilità, evidente è l’inadeguatezza della sinistra al governo della Regione”.