statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 4 minuti

Progetto di vita. FI: «Norme regionali troppo rigide, emerse le prime criticità»

img of Progetto di vita. FI: «Norme regionali troppo rigide, emerse le prime criticità»
Ultimo aggiornamento:

Giovedì pomeriggio, in Terza Commissione consiliare, si procederà alla verifica dell’attuazione a Forlì del decreto legge 62 del 2024 che definisce la condizione di disabilità, la valutazione multidimensionale e il ‘progetto di vita’ individuale e personalizzato da parte delle famiglie e delle persone con disabilità. “A sei mesi dall’inizio della sperimentazione ad oggi sono state presentate a Forlì e nel suo distretto 17 richieste di adesione al ‘progetto di vita’. Gli Uffici del Welfare di Forlì, referenti per tutto il distretto socio-sanitario, hanno iniziato a svolgere le prime riunioni con le persone disabili e le loro famiglie per definire nel dettaglio come rispondere al meglio alle richieste delle persone ammesse al percorso. In breve, sono emerse le prime criticità per effetto della rigidità del sistema di accreditamento regionale per i servizi socio-sanitari. La strutturazione dei servizi per le persone fragili ed anziane male si adatta a richieste personalizzate e fuori dagli schemi burocratici prefissati antecedentemente all’attuazione del decreto legge che si sta sperimentando a Forlì-Cesena e in altre 8 province in tutta Italia”: affermano in una nota il gruppo comunale di Forza Italia Forlì, composto dalla capogruppo Giulia Versari, e da Alberto Gentili e Vinicio Pala, e la coordinatrice comunale Barbara Semeraro.

Il problema emerso per l’attuazione del ‘progetto di vita’ è connesso all’estrema rigidità dei protocolli regionali che riguardano: utilizzo del personale, prestazioni oggi estremamente frammentate tra sanità regionale e sociale territoriale, orari dei Centri specializzati etc… tutti fattori che male si conciliano con i desideri, i bisogni e le aspirazioni anche più semplici delle persone con disabilità, affinché possano essere protagonisti delle loro scelte attraverso il ‘progetto di vita personalizzato e partecipato’, come previsto dal decreto legge e dalle convenzioni Onu, di cui, per altro, non si parla mai”: aggiungono il gruppo comunale e la coordinatrice comunale di Forza Italia.

“Con queste premesse, anche le richieste più semplici come andare a Messa o partecipare ad un concerto diventano impossibili da appagare per l’affiancamento alle persone disabili di operatori socio-sanitari qualificati. Ma guarda caso, i problemi burocratici si risolvono se la famiglia si offre, come accade tutti i giorni da anni, ad accudire il disabile. Ma così facendo si tradisce lo spirito della legge. E cancella le attese suscitate da una norma certamente all’avanguardia”: continuano i consiglieri comunali e la coordinatrice locale di Forza Italia.

Detto questo, a mio parere, si rende urgente in questa Regione una riforma complessiva della sanità emiliano-romagnola che guardi davvero al futuro socio-demografico che riporta un invecchiamento complessivo della popolazione e dunque anche un aumento delle disabilità e la necessaria messa a regime di un nuovo modello di assistenza, più elastico e specializzato, con un maggiori numero di operatori, nuovi mezzi di trasporto e più ausili. Porto un esempio: se un quarantenne è ospite in un Centro residenziale probabilmente i suoi genitori hanno un’età tale da non riuscire più ad accompagnarlo nelle normali faccende della vita quotidiana, come hanno fatto per i decenni precedenti prima dell’inserimento nella struttura e senza essere stati accreditati. Non è un’incongruenza? Ci sono lacune nella norma regionale che devono essere colmate per garantire una piena attuazione dei ‘progetti di vita’, ma non ci pare che questa sia tra le priorità della nuova giunta regionale”: sostengono Giulia Versari, Alberto Gentili, Vinicio Pala e Barbara Semeraro.

La nostra fortuna è nella possibilità che a Forlì l’attenzione degli amministratori già dimostrata al problema si possano scrivere ogni giorno con i fatti le nuove prassi, così da superare le rigidità emerse nell’intreccio delle norme nazionali e regionali, cosicché gli anziani ed i disabili possano davvero rivendicare e ottenere i diritti concessi a tutti i cittadini. La nostra città è apripista per la conquista della libertà delle persone fragili, dei disabili e degli anziani. Vorremmo avere la forza per cambiare il sistema, se non altro insistere affinché la Regione si uniformi alla richiesta del ministero di garantire un approccio innovativo alla presa in carico delle persone con disabilità. Noi, anche come partito, come Forza Italia, in questa fase di sperimentazione con tutti gli enti coinvolti, monitoreremo in modo costante tutto il percorso e non rinunceremo certo al nostro diritto/dovere di critica e di proposta”: concludono il gruppo comunale e la coordinatrice comunale di Forza Italia di Forlì.