Fumoso esordio di Francesca Bertoglio

Due giorni fa in commissione consiliare per la cultura Francesca Bertoglio, strategica esperta-coordinatrice di candidature cittadine a capitale italiana della cultura, si è cosi autorevolmente pronunciata sull’ambizione di Forlì a tale riconoscimento: “Un budget di candidatura in spesa corrente si attesta SOLITAMENTE dai 6 ai 9 milioni di euro … Sotto questo budget SOLITAMENTE viene considerata una candidatura un po’ debole.” Dinanzi a simili cifre SOLITAMENTE non resta che esclamare: Caspita, alla faccia del bicarbonato di sodio!, per dirla alla Totò. Più facile trovare soldi per il sogno aleatorio di una Forlì capitale piuttosto che finanziare la soluzione delle liste d’attesa nella sanità. Così va il mondo. Davvero il gioco di questa improvvida candidatura forlivese vale davvero la candela?

Nel suo debutto la super esperta “ghe pensi mi” Francesca Bertoglio si è rivelata molto strategica a dire tanto di vago e a menare il can per l’aia in un inarrestabile e incomprensibile crescendo parolaio: “Il prossimo 3 luglio Forlì dovrà presentare la propria manifestazione di interesse per poi sottoporre il dossier vero e proprio della candidatura il 25 settembre. Un dossier di una sessantina di pagine che deve rispettare delle caratteristiche ben precise e che deve traguardare la Forlì del futuro. Non deve essere un’autocelebrazione di cosa la città ha, ma la rappresentazione di una città futuribile che presenti progettualità inedite, che racconti una visione che deve nascere da un percorso partecipato.” Ohibò, quanta fuffa!

Che Dio la mandi buona ai forlivesi. Una cosa è certa: solo la super esperta Francesca Bertoglio sa di cosa parla, tanto astrattamente campato in aria. A noi cittadini forlivesi non è dato capire.

Franco D’Emilio