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Aumento dell’export nei primi tre mesi del 2025 in provincia

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Aumento dell’export nei primi tre mesi del 2025 in provincia di Forlì-Cesena, in linea con la variazione nazionale e diversamente dal calo regionale. Nel territorio Romagna Forlì-Cesena e Rimini aumentano le esportazioni dei prodotti agricoli, alimentari e delle navi e imbarcazioni; in flessione abbigliamento-calzature, prodotti in metallo e della meccanica. Riguardo ai principali Paesi, crescono le esportazioni verso la Francia e la Germania mentre calano verso gli Stati Uniti e il Regno Unito. Questi, in sintesi, i principali risultati dell’elaborazione dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna su dati Istat.

Export delle imprese: aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Nel primo trimestre 2025 le esportazioni nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) risultano pari a 1.837 milioni di euro, con un aumento dello 0,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, diversamente dal calo regionale (-1,1%) e inferiore alla variazione positiva nazionale (+3,2%). Le importazioni ammontano a 1.274 milioni di euro, in crescita tendenziale (+35,0%).
Positivo il saldo commerciale (esportazioni meno importazioni) fatto registrare nei primi tre mesi dell’anno (+563 milioni di euro), anche se il deciso incremento delle importazioni porta ad una contrazione dello stesso rispetto al saldo gennaio-marzo 2024 (-35,8%).

Aumentano le esportazioni dei seguenti principali prodotti: +16,5% i prodotti alimentari e le bevande (10,7% del totale), +19,8% i mezzi di trasporto (10,2%), di cui +19,7% le navi e imbarcazioni (8,9%), +20,9% i prodotti dell’agricoltura (9,2%) e +11,4% gli articoli sportivi (5,1%). Calano, invece, le esportazioni dei seguenti prodotti: -7,7% i macchinari e gli apparecchi meccanici (17,9% del totale), -9,3% i prodotti tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (11,6%), -8,2% i prodotti in metallo (9,8%), -1,9% gli apparecchi elettrici (5,8%) -2,3% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,4%) e -14,7% i mobili (5,0%).

I principali Paesi di destinazione dell’export risultano, nell’ordine, Francia (14,9% del totale), Germania (11,3%), Stati Uniti (8,6%), Spagna (6,3%), Regno Unito (4,9%), Polonia (4,0%) e Paesi Bassi (3,3%). In tale contesto, si evidenzia la crescita dell’export verso, rispettivamente, Germania (+17,5%), Francia (+14,7%), Spagna (+11,0%) e Polonia (+9,5%) e la diminuzione nei confronti di Stati Uniti (-15,8%), Regno Unito (-12,7%) e Paesi Bassi (-8,8%).

Export delle imprese: focus provinciale Forlì-Cesena

Nel primo trimestre 2025 le esportazioni in provincia di Forlì-Cesena risultano pari a 1.157 milioni di euro, con un aumento del 3,1% rispetto al primo trimestre 2024, diversamente dal calo regionale (-1,1%) e in linea con la variazione positiva nazionale (+3,2%). Le importazioni ammontano a 862 milioni di euro, in forte crescita tendenziale (+54,4%).

Positivo il saldo commerciale (esportazioni meno importazioni) fatto registrare nei primi tre mesi dell’anno (+295 milioni di euro), anche se il deciso incremento delle importazioni porta ad una contrazione dello stesso rispetto al saldo gennaio-marzo 2024 (-47,7%). Aumentano le esportazioni di molti dei principali prodotti; nel dettaglio: +20,8% i prodotti dell’agricoltura (13,8% del totale), +4,9% i prodotti in metallo (11,5%), +18,0% i mezzi di trasporto (8,8%), di cui +18,7% le navi e imbarcazioni (7,6%), +10,6% i prodotti alimentari e le bevande (8,5%), +12,1% gli articoli sportivi (7,9%) e +3,3% gli articoli in gomma e materie plastiche (6,2%). Calano, invece, le esportazioni dei seguenti prodotti: -8,5% i macchinari e gli apparecchi meccanici (14,3% del totale), -1,7% gli apparecchi elettrici (5,7%) e -8,4% le calzature (3,6%).

I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, Francia (18,6% del totale), Germania (12,9%), Spagna (6,9%), Stati Uniti (6,2%), Regno Unito (4,2%), Polonia (3,7%) e Paesi Bassi (3,7%). Di questi, risultano in crescita Francia (+20,9%), Germania (+15,7%), Spagna (+6,4%), Regno Unito (+20,3%) e Polonia (+3,1%) mentre sono in flessione Stati Uniti (-9,9%) e Paesi Bassi (-10,5%).