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A Forlì eccellenti assessori-animatori di villaggio turistico

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Che bello, che strameravigliosa estate attende ancora la nostra Forlì! Comunque la si veda, da destra o da sinistra poco importa, cambia solo il colore politico del punto d’osservazione, ma il fine è sempre lo stesso: intrattenere e far divertire; ammiccare e lasciar correre strappi irriverenti e licenziosi alle regole; elargire a profusione l’estasi piazzaiola di musica, danza e moda glamour di bellocci aitanti, muscolosi e bellocce strafighe con tanto di stacco di coscia ed airbags da pin-up, l’intelligenza solamente un optional sovrappiù.

Che bravi, che stupendi l’assessora ai grandi eventi Andrea Cintorino e l’assessore allo sport Kevin Bravi! Della prima ho già scritto e, come Paganini, non amo ripetermi; del secondo, che dire, scriverò alla prima occasione, colmando cosi una lacuna inammissibile, non fosse altro per l’insolito nome celtico Kevin che significa “nato bello” e per assonanza mi richiama il ragazzo Ken della bambola Barbie; non fosse altro per il folto ciuffo “banano” dello stesso assessore che mi rimanda ai tempi memorabili dei Beach Boys. Che bravi i due assessori nella loro veste solamente pari a quella di animatori del villaggio piazzaiolo forlivese!

Che cosa strameravigliosa l’estate forlivese! Come fare a meno dell’happening chiassoso ed etilico dei cosiddetti mercoledì del cuore con tanto di urla, pure in idiomi levantini o slavi, vetri rotti e vomito, che molto vivacemente fanno sacramentare un amico avvocato, residente in centro? No, risulta impossibile farne a meno. Eppoi, come non essere ora riconoscenti per il passaggio dell’iconica sfilata d’auto d’epoca delle 1000 Miglia nella nostra Forlì, già lanciata ambiziosamente sul suo “miglio bianco”, pur vedendo irrisolti tanti suoi problemi, ormai amaramente lontani miglia e miglia?

Eppoi, come tralasciare l’imminente “notte rosa”, capace di infondere ottimismo e farci dimenticare lo sfinimento degli zebedei sui ristori alluvionali tardi e insufficienti oppure il problema, altrettanto palloso, delle cartacce degli archivi comunali, finiti a puttana nell’acqua. Suvvia, lasciamo correre ogni piagnisteo e brindiamo, godiamocela: a tutto il resto, più poi che prima, qualcuno provvederà, vai, però, a sapere chi e quando. Ma, sì, chi se ne frega, affidiamoci alla cura dei nostri due eccellenti assessori-animatori turistici Bravi e Cintorino, davvero il top! Che lieta prospettiva epicurea per la nostra Forlì, davvero degna dei versi di Orazio “col vin, col canto, coi dolci pensieri domani torneremo a solcare il nostro mare”.

Franco D’Emilio