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Lucchi: «Al terzo settore più risorse e meno burocrazia»

Rafforzare il sostegno alle organizzazioni del terzo settore e al volontariato, riconoscendone il ruolo cruciale nel garantire servizi e risposte ai bisogni della cittadinanza. Questi gli obiettivi della risoluzione depositata in Regione da parte del Partito Democratico, a prima firma Fornili, di cui Francesca Lucchi è promotrice, per impegnare la Giunta regionale a potenziare le misure a favore del settore.
“Le realtà del terzo settore svolgono un lavoro insostituibile, integrando e rafforzando il welfare pubblico con interventi capillari sul territorio, in particolare nelle aree più fragili – afferma Lucchi–. A Cesena e nella Provincia di Forlì-Cesena il volontariato rappresenta una colonna portante della coesione sociale, garantendo servizi che vanno dal supporto alle persone anziane e con disabilità, all’inclusione sociale e lavorativa. È essenziale che la Regione continui a investire su queste realtà, riconoscendone il valore e fornendo strumenti adeguati ad affrontare le nuove sfide. Con questa risoluzione vogliamo valorizzare il ruolo fondamentale delle associazioni e del volontariato nella nostra comunità, chiedendo alla Regione un impegno concreto per rafforzare le risorse e il supporto alle realtà locali”.
Da oltre un decennio il terzo settore è al centro di una riforma complessa e ancora in divenire. Se da un lato ha favorito il riconoscimento degli enti, la trasparenza gestionale e rafforzato la collaborazione con pubblica amministrazione e imprese impegnate nel sociale, dall’altro permangono incertezze e fragilità che mettono a rischio il futuro di molte realtà, soprattutto le più piccole. Tra le principali criticità, il nuovo regime Iva in vigore dal 1° gennaio 2026, introdotto dal Milleproroghe del governo. La risoluzione presentata alla giunta chiede di rafforzare le misure di sostegno economico e tecnico per le associazioni, potenziando la collaborazione tra enti locali e terzo settore e promuovendo nuove forme di sinergia e progettazione condivisa. Tra gli impegni richiesti, c’è l’implementazione di strumenti per facilitare l’accesso ai finanziamenti, la semplificazione burocratica per le associazioni e una maggiore valorizzazione delle esperienze innovative nate dal basso.
“Viviamo in una società in rapida trasformazione, dove servono sinergie tra pubblico, privato e Terzo Settore per rispondere alle nuove esigenze di welfare e socialità, sempre più diversificate. Abbiamo bisogno di modelli flessibili e di prossimità, capaci di intercettare i bisogni reali delle persone. Il Terzo Settore si è dimostrato una risorsa preziosa e inclusiva: per questo vogliamo garantirgli il massimo supporto” conclude Lucchi. La proposta di risoluzione ora seguirà il suo iter in assemblea legislativa, con l’auspicio che l’aula e la giunta accolgano le richieste avanzate per dare un segnale di attenzione e di concreta vicinanza al mondo del volontariato e delle associazioni locali.