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Inaugurata la Biblioteca per la Vita

Nell’occasione della Giornata internazionale della Famiglia, come da programma, il vicesindaco Vincenzo Bongiorno, accompagnato dalla coordinatrice della Consulta comunale delle famiglie Maria Cristina Terenzi, ha inaugurato la Biblioteca per la Vita allestita al Centro di Aiuto alla Vita in via Giovita Lazzarini 24 a Forlì. Le “Biblioteche per la Vita” sono un’iniziativa di FederVita Emilia-Romagna e dopo quella di Finale Emilia inaugurata il 12 ottobre 2024, si apre ora quella di Forlì con 133 titoli su vita, educazione e famiglia.
Ad accogliere il vicesindaco era presente il presidente del CAV di Forlì, Andrea Taddeo, insieme ad Angela Fabbri, memoria storica dell’Associazione e fondatrice della prima casa di accoglienza nel 1986, alla referente dello Sportello CAV Elena Fabbri, ad Alessia Cacialli, coordinatrice della Comunità mamma-bambino “La Tenda”, a Carla Lodi segreteria del Consiglio Direttivo, a Teodora che insieme ad Alessandro forma la coppia di “adulti accoglienti” della Casa di via Lazzarini.
L’inaugurazione ufficiale della biblioteca è stata preceduta da un breve resoconto del presidente Taddeo sulle attività del Centro di Aiuto alla Vita riferite all’anno 2024, tra cui i servizi offerti dallo sportello di ascolto per dare sostegno e aiuto alle donne e alle famiglie in difficoltà, i progetti di tipo culturale e di sensibilizzazione sul tema della vita, l’adesione all’iniziativa “In Farmacia per i Bambini” per raccogliere farmaci per mamme e bambini, l’innovativa proposta formativa del Laboratorio di cucito “A-mano” rivolta a donne in situazione di fragilità, in collaborazione con la Caritas diocesana, la “Scuola delle Mamme”, una serie di incontri con esperti qualificati su argomenti specifici che riguardano la maternità.
“I bambini aiutati a nascere nel 2024 sono stati 26, di cui 5 salvati dall’aborto – ha ricordato il presidente del Centro di Aiuto alla Vita -. Il nostro auspicio è quello di intervenire con sempre maggiore efficacia nell’attività di prevenzione dell’aborto, prevista dalla Legge 194, tornando al ripristino del Protocollo di Forlì che rappresentò un modello virtuoso di collaborazione tra Comune, Asl e associazioni del Terzo Settore, rappresentante dalla Consulta Comunale delle Famiglie“.